Vince due volte al Gratta e Vinci a Verona, bottino da 3 milioni: rischia il carcere dopo l'accusa degli amici
In provincia di Verona un uomo ha vinto due volte al Gratta e Vinci portandosi a casa un totale di 3 milioni. Ma gli amici contestano una delle due vincite e ora rischia il carcere
Ha vinto due volte al Gratta e Vinci nel giro di un mese e mezzo, assicurandosi un bottino di 3 milioni, ma ora rischia il carcere perché è stato querelato da due amici che sostengono di avere giocato in società. La storia arriva da Torri del Benaco, in provincia di Verona. Il protagonista è un piastrellista di 41 anni di origini brasiliane.
Vincita al Gratta e Vinci, denunciato dagli amici
L’uomo, per anni, ha acquistato Gratta e Vinci in maniera sistematica. La vicenda è iniziata nel febbraio del 2021, come riporta l’Arena.
Nella prima vincita l’artigiano si era aggiudicato una vincita da 1 milione di euro che tolte le tasse al 12% rimangono comunque una fortuna.
Torri del Benaco è un comune di 3.000 abitanti in provincia di Verona in Veneto.
“Ho continuato a fare il mio lavoro perché mi piace”, aveva dichiarato. E aveva continuato ad acquistare biglietti del Gratta e Vinci. Uno, in particolare, l’aveva grattato a casa di un amico.
“Quando ho scoperto la vincita ho esultato, e lui ha chiesto se poteva fare una foto“. L’artigiano si è successivamente recato a depositare il biglietto ma non è riuscito a incassarlo perché due (ormai ex) amici l’avevano già querelato. I suoi conti correnti, così, erano stati congelati.
I due ex amici, in sintesi, sostengono che quel tagliando sia stato acquistato in società e che quindi la somma vada divisa equamente. Osservati gli atti, il giudice per le indagini preliminari ha dato ragione a loro rinviando l’artigiano a giudizio per appropriazione indebita.
Chiesti 3 anni di reclusione
Il pm ha chiesto per l’imputato una condanna a 3 anni di reclusione e 1.000 euro di multa, oltre al dissequestro della vincita che, secondo l’accusa, va suddividere in tre parti: 600mila euro all’artigiano e 500mila a ciascuno dei due querelanti. A settembre la conclusione.
La sua difesa
“Non ho mai giocato in società con nessuno perché ho la mia strategia, che non dico”, si era difeso il piastrellista. L’uomo ha ammesso di essersi recato presso casa dell’amico per grattare i tagliandi: “Quando ho scoperto la vincita ho esultato, e lui ha chiesto se poteva fare una foto”.
“In banca ho 800mila euro, avevo già pensato che avrei regalato 80mila euro ciascuno”, ha detto il querelato dal momento che uno degli amici sarebbe pieno di debiti e l’altro avrebbe problemi ai denti che richiedono cure dispendiose.
La vicenda ricorda quella avvenuta a Sulmona, dove due ex amici si contendono un Gratta e Vinci da 5 milioni.
Da Modena arriva un caso fotocopia: in questo caso la cifra contesa ammonta a 2 milioni.