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Video di Beppe Grillo dopo il ricovero in ospedale: "Stavo nella camera mortuaria per stare più tranquillo"

Beppe Grillo ha raccontato il suo ricovero, spiegando che nell'ospedale di Cecina è stato messo nella camera mortuaria

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Beppe Grillo ha raccontato il suo recente ricovero nell’ospedale di Cecina tramite un video girato nella sua casa di Genova. Il filmato è poi stato postato su Instagram e sul suo blog. Il fondatore del M5S, oltre ad essersi avventurato in una riflessione sulla sanità, ha anche detto di essere stato messo nella camera mortuaria del nosocomio.

Grillo parla del ricovero nell’ospedale di Cecina: “Esperienza positiva”

“Sono uscito da quell’ospedalino di Cecina con un’esperienza molto positiva – ha spiegato Grillo  -, nel senso che il pronto soccorso, medici, infermieri, barellieri, li ho visti affannarsi, lavorare in un modo strepitoso. In una corsia dove io a 75 anni ero il più giovane, c’era anche un centenario tra rumori e allarmi che suonavano: io capisco che per medici e infermieri lavorare in quelle condizioni sia molto difficoltoso”.

L’aneddoto sulla camera mortuaria

Spazio poi all’aneddoto sulla camera mortuaria: “Poi mi hanno trovato una cameretta in medicina al primo piano per stare più tranquillo, era quella mortuaria, cioè non stava morendo nessuno. Mi hanno detto: ‘Perché non va lì così sta più tranquillo?”. E ho detto ‘sì’. Mi hanno fatto le analisi, adesso sono a casa e sto bene”.

Grillo: “Riformare il sistema sanitario, troppe disuguaglianze”

Grillo ha parlato poi di disuguaglianze per quel che riguarda il sistema sanitario italiano. Dopo aver visto “in che condizioni vivono i pronto soccorso proprio da dentro”, ha ragionato su come le “disuguaglianze” siano il problema cruciale della salute.

“Quando parliamo di salute – ha aggiunto – dobbiamo inevitabilmente parlare di società, di ambiente, di alimentazione, di urbanistica. Ridurre la povertà è migliorare la società”.

E ancora: “La salute dei più poveri deve raggiungere lo standard dei più ricchi, per farlo abbiamo bisogno di sociologi, antropologi, architetti, perché dentro c’è tutto, c’è l’energia, quello che mangiamo, come ci muoviamo, le scelte che compiamo”.

Proseguendo nel suo discorso, il comico genovese ha sostenuto che, per quel che concerne i pazienti, “l’80% sono malati da medico di base, poi c’è la paura dei medici, l’eccesso di diagnostica. Fanno migliaia di esami, perché il paziente li vuole, ma la metà non servono a niente”.

E ancora: “Poi c’è l’invecchiamento della popolazione: in media un anziano consuma otto farmaci al giorno, l’ultima settimana di vita di un anziano costa al sistema sanitario come tutta la sua vita”.

Grillo: “Separare sanità e salute”

Secondo Grillo è necessario “separare sanità e salute. La salute è politica, e la differenziazione tra ricco e povero è la chiave della politica, bisogna riformare la società per riformare la sanità. Conviene, oltre che dal punto di vista umano, anche dal punto di vista economico, portare i poveri verso la ricchezza, perché i poveri non possono curarsi, si ammalano di più e quindi gravano sul sistema sanitario”.

“Bisogna togliere questa grande differenza con un reddito di base, un lavoro, un ambiente salubre. Nella salute c’è dentro tutto, la politica della società, è lì che bisogna intervenire. Non cominciare a intervenire sulla povertà è uno spreco economico pazzesco”, ha concluso il fondatore del M5S.

Fonte foto: ANSA

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