Video degli scontri tra studenti e polizia a Torino dopo arrivo di Meloni: "Che c**** fai? Meni i ragazzini?"
"Che c**** fai, non vedi che è un ragazzino?", il video della studentessa che filma un poliziotto a Torino durante gli scontri tra studenti e polizia
Tensione alle stelle. Martedì 3 ottobre, a Torino, la visita della premier Giorgia Meloni ha convinto gli studenti a organizzare un corteo. Durante la mattinata, però, ci sono stati scontri con la polizia in pieno centro. La presidente del Consiglio ha dichiarato che si tratta, a suo avviso, di un evento “perfettamente normale”. Nel frattempo è stato diffuso un video di un momento della carica delle forze dell’ordine: una studentessa, rivolgendosi a un agente, urla “che c**** fai? Meni i ragazzini?” e lo filma mentre usa il manganello sui giovani manifestanti.
- Scontri studenti-polizia a Torino
- Il video della studentessa al poliziotto: "Che c**** fai?"
- Meloni sugli scontri: "Perfettamente normale"
Scontri studenti-polizia a Torino
Il primo momento di tensione è avvenuto intorno alle 11, durante il corteo verso il Teatro Carignano, sede del Festival delle Regioni dove è stata invitata la premier.
Gli studenti, tra i 200 e i 300 secondo le varie agenzie, stavano sfilando dietro allo striscione “Meloni a Torino non sei la benvenuta“.
Dopodiché, a ridosso del teatro, i manifestanti avrebbero provato a forzare il cordone di polizia, innescando la miccia dello scontro, con lanci di uova e manganellate.
Circa un’ora e mezza dopo, poco prima delle ore 13 (l’intervento della Meloni è stato alle 12), altro contatto tra studenti e polizia in tenuta antisommossa, questa volta nella centralissima piazza Castello, vicino alla prefettura.
Il video della studentessa al poliziotto: “Che c**** fai?”
E proprio la carica di piazza Castello è stata ripresa da una studentessa, che ha filmato un poliziotto mentre colpiva alcuni manifestanti col manganello: “Che c**** fai, non vedi che è un ragazzino?“, si sente urlare.
Meloni sugli scontri: “Perfettamente normale”
Per Giorgia Meloni tutto quello che è successo nella mattinata a Torino rientra nella normalità: “Se le contestazioni sono dei centri sociali, lo considero perfettamente normale. Anzi, mi ricorda che sono dalla parte giusta della storia, se mi contestano quelli che insultano le forze dell’ordine e organizzano il racket delle occupazioni abusive”.
A chi le ha fatto presente come i manifestanti fossero studenti, ha replicato così: “Sembrano studenti? Sembrano centri sociali, che è un’altra cosa“.
Pronta la condanna di Alleanza Verdi e Sinistra, col vice capogruppo alla Camera Marco Grimaldi (che è di Torino): “Ancora cariche e manganelli sui manifestanti in piazza Castello che contestavano legittimamente la presenza della presidente Meloni e le politiche del Governo. L’incolumità di Meloni non era a rischio, è intollerabile che ogni dissenso sia gestito con la forza da un esecutivo che capisce solo la logica della punizione, della repressione e dell’inasprimento delle pene. Invece di spaccare la testa agli studenti bisognerebbe ricordarsi che le regole democratiche dicono altro“.