Viaggio di Salvini in Russia, dietrofront di Giorgia Meloni: cosa ha detto l'alleata
La presidente di Fratelli d'Italia torna sui suoi passi dopo le critiche all'alleato e al suo progetto di recarsi a Mosca per mediare per la pace
Giorgia Meloni torna sui suoi passi e corregge il tiro su Matteo Salvini e sul viaggio in Russia del segretario della Lega. Proprio quest’ultimo si era detto “sconcertato” per le critiche arrivate anche dall’alleata, che si sarebbe accodata agli avversari politici nel puntare il dito contro il leader del Carroccio. Da sinistra si sono infatti levate molte voci contro la sua missione a Est. Tuttavia la presidente di Fratelli d’Italia ha chiarito la propria posizione.
- Giorgia Meloni su Salvini: "Non mi pare di averlo criticato"
- Viaggio di Salvini in Russia, il nodo "crepe con l'Occidente"
- Meloni sulla guerra in Ucraina e la legittima difesa
Giorgia Meloni su Salvini: “Non mi pare di averlo criticato”
“Non mi pare francamente di averlo criticato. Se lo volessi criticare lo farei sempre in maniera chiara“, ha dichiarato Giorgia Meloni ai microfoni dell’Ansa.
“Invece ho detto che non sapevo molto del suo viaggio in Russia e quindi non avevo gli elementi per valutare”, ha sottolineato ancora la fondatrice di FdI.
Viaggio di Salvini in Russia, il nodo “crepe con l’Occidente”
Durante un intervento davanti alla platea del Forum in Masseria, a Manduria, in Puglia, incalzata dal giornalista Bruno Vespa, Giorgia Meloni si era mostrata però particolarmente critica con l’alleato leghista.
Sul suo viaggio in Russia aveva dichiarato che “l’importante è che non ci siano crepe con l’Occidente“, lasciando intendere che la missione di Matteo Salvini avrebbe potuto provocare frizioni nel blocco Nato.
“Immagino che se fa una scelta del genere ne abbia parlato con il Governo di cui fa parte. L’unica cosa sulla quale bisogna fare molta attenzione è non dare segnali di crepe nel fronte”, aveva sottolineato.
“Abbiamo in questa fase bisogno di una postura solida dell’Occidente. L’unico errore che non dobbiamo fare è dare l’impressione nell’altra metà campo che ci si può infilare in alcune crepe di solidità” dialogando con Vladimir Putin.
“Credo che l’interesse italiano sia dimostrarsi un alleato solido e affidabile e aiutare la comunità della quale facciamo parte a fare quello che si può fare, anche per un fatto di interesse economico”. Una posizione inaspettatamente filoatlantista, giustificata però dall’opinione della deputata sulla guerra in Ucraina.
Meloni sulla guerra in Ucraina e la legittima difesa
“Penso che gli ucraini vadano difesi con tutti gli strumenti con cui si possono difendere. Anche su questo ho una visione diversa dagli altri. Non è che se lasci gli ucraini da soli è più facile ottenere la pace, è più facile ottenere l’invasione”, aveva precisato riguardo l’invio di armi a Kiev.
“È lo stesso concetto della legittima difesa. È giusto che una persona che viene aggredita in casa sua si difenda. E se tu sei il vicino di casa di quella persona probabilmente sei disposto a dargli una mano. Anche perché, se diventa facile aggredire qualcuno in casa, domani il quartiere sarà molto meno sicuro”, aveva dichiarato Giorgia Meloni durante il suo intervento in Puglia.