Venti intossicati dopo un pranzo al ristorante in provincia di Isernia: in ospedale anche sei bambini
Le persone coinvolte hanno manifestato dolori all’addome, allo stomaco, conati di vomito e dissenteria e sono andate al pronto soccorso di Cassino
Venti persone sono finite in ospedale dopo un pranzo in ospedale. È successo domenica 8 ottobre in provincia di Isernia. La comitiva era composta da 12 adulti, due ragazzi di 17 anni e sei bambini che avevano mangiato nello stesso ristorante. Tutti hanno accusato dolori all’addome, allo stomaco, conati di vomito e dissenteria.
In venti all’ospedale di Cassino con forti dolori
I primi malesseri sono comparsi subito dopo la fine del pranzo.
Dopo aver accusato dolori molto forti, i commensali si sono presentati in massa al pronto soccorso dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino, dove i medici hanno diagnostica un’intossicazione alimentare e hanno prestato le prime cure. I sintomi più gravi hanno colpito alcuni adulti. Probabile responsabile dell’intossicazione, secondo le prime supposizioni, sullo stafilococco aureus.
Cosa hanno mangiato
Il menù consumato dalle persone coinvolte prevedeva: bruschetta con ricotta tartufata, salumi, zuppa di ceci, pasta con doppio ragù, vari arrosti, tre dolci: tiramisù, cannolo siciliano e panna cotta.
Secondo quanto riportato da Repubblica, il gruppo era composto da alcune famiglie provenienti da Villa Santa Lucia e Piedimonte San Germano, due comuni in provincia di Frosinone.
La comitiva aveva raggiunto il ristorante in provincia di Isernia per pranzare insieme, ma sono andate incontro a una brutta sorpresa.
Altra comitiva colpita
Ma anche altre persone presenti nello stesso ristorante hanno accusato dei malori e hanno chiamato il 118. Si trattava, in questo caso, di alcune famiglie molisane, che hanno accusato gli stessi sintomi.
L’attenzione della Asl di Cassino si è quindi concentrata sulla pasta condita con il doppio ragù, unica portata in comune tra i due tavoli coinvolti nella disavventura.
I risultati delle analisi svolte sono stati inviati da Cassino al Dipartimento di Prevenzione Sanitaria di Isernia ed ai Nas di Latina per gli opportuni approfondimenti.