Vaccino, nuova scoperta sulla seconda dose Pfizer: parla Burioni
Il virologo Roberto Burioni ha spiegato l'ultima scoperta sulla seconda dose del vaccino Pfizer: qual è il ruolo contro le varianti
Nuova scoperta sul vaccino Pfizer/BioNTech e le varianti del coronavirus. Ad annunciarla è il virologo Roberto Burioni sul sito “Medical Facts” da lui fondato. Lo studio citato dall’esperto è “molto importante” e “pur con alcune limitazioni, ci spiega cose di massima rilevanza”.
“Con due dosi” del vaccino anti Covid di Pfizer/BioNTech “si inducono anticorpi che neutralizzano tutte le varianti di Sars-CoV-2”, invece “con una sola no. Questo potrebbe spiegare perché in Uk le varianti brasiliana e indiana stanno circolando”. Queste le parole di Burioni per sintetizzare lo studio uscito su “The Lancet”.
Per spiegare come è stato condotto lo studio, Burioni ha dichiarato: “Sono stati presi i sieri di 250 pazienti dopo la prima dose e dopo la seconda dose del vaccino Pfizer ed è stato valutato quanto gli anticorpi indotti dalla vaccinazione (una o due dosi) sono in grado di neutralizzare le diverse varianti virali”.
“Quello che emerge con grande chiarezza – ha aggiunto Burioni – è che una sola dose di vaccino Pfizer induce nella maggior parte dei vaccinati una buona quantità di anticorpi neutralizzanti contro il virus ‘originale’. Al contrario, quella singola dose di vaccino non induce una risposta così efficace contro le varianti, in particolare la brasiliana e l’indiana“.
Grazie alla nuova scoperta, ha sottolineato Burioni, si “potrebbe spiegare cosa sta succedendo in Uk: si è vaccinato con una sola dose e questo sta consentendo la circolazione di varianti contro i quali il ‘vaccinato una volta’ non è immune, e quindi queste (in particolare se molto contagiose come quella indiana) stanno circolando”.
“Due dosi di vaccino Pfizer inducono alti titoli neutralizzanti contro tutte le varianti – ha concluso Burioni -. Ovviamente questo lavoro ha delle limitazioni, viene analizzata la capacità del siero dei vaccinati di neutralizzare i virus e, per quanto importante, non è questa la sola cosa che protegge. Però è uno spunto notevole, che ribadisce che vaccinare con una sola dose non è stata un’idea priva di controindicazioni, come qualcuno aveva già molti mesi fa suggerito”.