Vaccini, morte e terapia intensiva: doppia dose, quanto si rischia
Vaccini, l'Iss spiega che il ciclo completo ha un'efficacia contro la mortalità pari al 96,8% rispetto a chi ha ricevuto zero dosi
Buone notizie sul fronte vaccini. L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha elaborato i dati riguardanti il periodo che va dal 4 aprile 2021 all’8 agosto 2021 e ha rilevato che la doppia dose di vaccino anti-Covid ha un’efficacia pari al 96,8% contro la mortalità rispetto a chi non ha ricevuto alcuna iniezione. Una sola dose, invece, garantisce un’efficacia contro la mortalità pari all’82,26%.
Per quel che riguarda i ricoveri in terapia intensiva, il ciclo completo ha una efficacia del 97,2%, mentre una dose dell’89,4%. Dati incoraggianti, che mostrano come coloro che si sono sottoposti alla vaccinazione rischiano meno nella battaglia al virus pandemico.
Nelle scorse ore, inoltre, i dati ‘lavorati’ dall’Iss, dopo il consueto monitoraggio settimanale, hanno fatto emergere che nessuna Regione italiana finirà in zona gialla. La Penisola, quindi, resta tutta ‘bianca’.
A preoccupare maggiormente in vista dei prossimi giorni è la Sardegna. Il monitoraggio, in riferimento all’isola, ha evidenziato il numero di incidenza più alto (141,8 per centomila abitanti) e una percentuale di posti occupati in terapia intensiva di 11,2%. Sono invece pari al 7,2% le degenze negli altri reparti Covid.
Tornando sul tema vaccini, altra notizia incoraggiante giunta nelle scorse ore è quella che riguarda Moderna. In particolare, è emerso che il vaccino americano garantisce la protezione contro il Covid per almeno 6 mesi dalla somministrazione della seconda dose anche contro le varianti. Lo ha certificato un nuovo studio pubblicato su ‘Science’, incentrato sulla risposta alle mutazioni Alpha, Beta, Gamma, Delta, Epsilon e Iota.