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CRONACA NERA

Uomo morto nell'incendio scoppiato in casa a Trieste: cadavere trovato carbonizzato a letto, edificio evacuato

L'incendio nell'appartamento di Trieste sarebbe stato causato da un impianto di riscaldamento rudimentale: il 37enne è morto per l'inalazione di fumo

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Un uomo di 37 anni è morto in un incendio scoppiato in un’abitazione al quarto piano di un condomino a Trieste. Il corpo della vittima, che non sarebbe stata ancora identificata, è stato trovato in parte carbonizzato sul letto. Secondo le prime informazioni riportate da Il Piccolo, le fiamme sarebbero partite da una sorta di impianto di riscaldamento rudimentale. La palazzina è stata evacuato per ragioni di sicurezza, lieve intossicazione per alcuni residenti.

L’incendio

L’incendio è scoppiato intorno alle 7 del mattino di mercoledì 24 gennaio, in uno stabile di via Ponzanino, nel rione di San Giacomo, non lontano dal centro di Trieste. Secondo quanto accertato dalle prime ricostruzioni il rogo sarebbero scoppiato a causa di una sorta di impianto di riscaldamento fai da te: per alzare la temperatura della camera da letto, la vittima avrebbe fatto passare un grosso tubo flessibile dalla cucina alla stanza, collegandolo con il forno.

Nell’appartamento si era sviluppato molto fumo, concentrato soprattutto nel soppalco. Il 37enne sarebbe morto in seguito all’inalazione delle esalazioni prodotte dalle fiamme. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato in parte carbonizzato.

La zona del rione San Giacomo a Trieste dove è scoppiato l’incendio nell’appartamento, che ha portato alla morte del 37enne

I danni

In corrispondenza di questo sistema rudimentale, il pavimento della camera da letto si sarebbe incenerito, provocando un parziale crollo del soffitto dell’abitazione sottostante, al terzo piano, dove abita una famiglia.

In via precauzionale l’intera palazzina è stata evacuata e i due appartamenti interessati dall’incendio sono stati dichiarati inagibili.

I soccorsi

I vigili del Fuoco intervenuti sul posto hanno spento il rogo e provveduto alla messa in sicurezza dell’alloggio interessato oltre che dell’intero stabile, verificando con l’apposita strumentazione che nel palazzo non vi fosse qualche sacca dei gas prodotti dalla combustione.

Sul luogo dell’incendio anche i carabinieri e personale sanitario del 118. A causa della chiusura della strada per consentire le operazioni di soccorso, il traffico di tutta la zona del rione San Giacomo ha subito forti rallentamenti.

Rientrato l’allarme, le persone che vivono nello stabile sono potute rientrare nelle rispettive case, ad eccezione della famiglia nell’abitazione sottostante all’appartamento che ha preso fuoco.

L’incendio di Gioiosa Marea

Nella giornata di martedì 23 gennaio, un altro incendio ha interessato una casa di Gioiosa Marea dopo che un 63enne aveva dato fuoco all’abitazione per una lite con i parenti per una questione legata all’eredità.

L’uomo si è introdotto nell’appartamento dei genitori rompendo una vetrata e ha appiccato le fiamme. Rimasto sul posto fino all’arrivo dei militari, è stato arrestato in flagranza di reato.

Fonte foto: ANSA

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