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Uomini attorno all'auto di Andrea Giambruno, mistero risolto: nessun complotto di Stato, sono 'semplici' ladri

Risolto l'enigma degli uomini visti attorno all'auto di Andrea Giambruno, ex compagno della premier Giorgia Meloni: sono semplici ladruncoli

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Sono stati coinvolti i vertici dei servizi segreti e il livello di allerta è salito alle stelle; alla fine si è scoperto che non c’è stato alcun complotto e che i protagonisti della vicenda relativa agli uomini attorno all’auto di Andrea Giambruno altro non sono che dei ‘semplici’ ricettatori, cioè dei ladruncoli.

Caso dell’auto di Andrea Giambruno, i servizi segreti non c’entrano, i sospetti sono due ladruncoli

I fatti, come spiegato da La Repubblica, risalgono alla notte dello scorso 30 novembre, anche se sono stati resi noti soltanto nelle scorse ore. A innescare una situazione di allerta massima sono state due persone, sorprese ad armeggiare con delle torce intorno alla macchina di Andrea Giambruno, l’ex compagno di Giorgia Meloni.

Quella notte, fuori dall’abitazione di Roma Sud dove il giornalista viveva con la presidente del Consiglio, la polizia che solitamente tiene d’occhio la residenza ha fermato due persone che stavano girando attorno alla vettura di Giambruno.

Il finto distintivo

Quando ai due uomini gli agenti hanno chiesto cosa stessero facendo, si sono visti sventolare innanzi un non meglio precisato distintivo. Praticamente si sono identificati come “colleghi” e i veri poliziotti ci hanno creduto.

Poco dopo però, volendo vederci chiaro, gli agenti hanno fatto dei controlli sull’auto a bordo della quale viaggiavano i due individui sospetti. E si sono accorti che non erano colleghi. Hanno quindi avvisato i vertici della polizia.

La questione è arrivata sul tavolo del capo della polizia Vittorio Pisani. Inoltre è stato allertato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, con la pratica che è stata affidata ai servizi. 

Gli approfondimenti e l’allarme rientrato

Secondo quanto rivelato dal quotidiano Domani, è stata avvisata anche la procura di Roma, che ha aperto un fascicolo.

Dopo una serie di approfondimenti e dopo che sono state passate ai ‘raggi x’ le immagini delle telecamere di sicurezza della zona, però, si è capito che la vettura dei due sospetti altri non era che quella di due ricettatori che quella stessa notte avevano puntato anche altre auto simili a quella di Giambruno. Probabilmente stavano cercando di rubare qualche ricambio

Dunque, secondo la ricostruzione ufficiale, non c’è stato alcun complotto di Stato. Per una serie di fraintendimenti, due ladruncoli hanno innescato inconsapevolmente un’allerta nazionale.

Fonte foto: ANSA

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