Un uomo armato di coltello grida "Allah Akbar" davanti alla sinagoga di Torino: fermato con il taser
A Torino un uomo ha urlato frasi in arabo avvicinandosi alla sinagoga della città con un coltello, per poi essere fermato dalla polizia
Paura davanti alla sinagoga di Torino. Un uomo tunisino, armato di coltello, avrebbe urlato frasi in arabo davanti al tempio ebraico del capoluogo piemontese. Fermato dalla polizia con un colpo di taser.
Uomo fermato davanti alla sinagoga di Torino
Nel pomeriggio di lunedì nei pressi della sinagoga di Torino, in piazzetta Primo Levi, un uomo tunisino di 41 anni armato di coltello ha cominciato a urlare alcuni frasi in arabo, tra cui “Allah Akbar”, Dio è grande, formula religiosa spesso utilizzata dagli attentatori prima degli attacchi.
Secondo quanto riportato dal sito di informazione locale ‘Torino Today’, i passanti che hanno poi hanno chiamato la polizia avrebbero notato l’uomo, in uno stato alterato forse dall’alcool.
Le persone presenti, prese dal panico, sono fuggite nei negozi vicini, mentre sul posto intervenivano le pattuglie della polizia di Stato che regolarmente pattugliano la zona insieme agli uomini dell’esercito e dei carabinieri.
L’intervento della polizia
Proprio mentre il 41enne si stava dirigendo verso l’ingresso della sinagoga di Torino, gli agenti della polizia sono riusciti a individuarlo e a intervenire, prima che potesse avvicinarsi ulteriormente all’edificio sacro.
Lo stato di agitazione dell’uomo non ha permesso alle forze dell’ordine di fermarlo senza l’utilizzo degli strumenti in dotazione: è stato necessario che uno dei poliziotti sparasse un colpo dal suo taser.
Si tratta di un arma che rilascia una scarica elettrica quando colpisce il bersaglio. La corrente immobilizza l’obiettivo, facendolo spesso cadere a terra e rendendolo innocuo per il tempo necessario ad ammanettarlo.
Una volta messa in sicurezza l’area, la polizia ha accompagnato il 41enne all’ospedale Molinette, come da procedura in questi casi, per poi condurlo in questura per svolgere le pratiche del caso.
Giorni di paura in Europa
Quello di Torino è il meno grave di vari eventi successi in Europa dallo scoppio delle ostilità tra Hamas e Israese nella Striscia di Gaza, a seguito degli attacchi del 7 ottobre. In Francia un estremista islamico ha ucciso a coltellate un professore di liceo.
A Bruxelles invece un uomo armato di fucile d’assalto ha sparato contro alcuni tifosi svedesi, uccidendone due per poi rivendicare l’attentato a nome dell’ISIS.