Ucraina news, precipita la crisi: Putin riconosce le repubbliche separatiste del Donbass. Tensione altissima
La situazione in Ucraina appare sempre più tesa. Biden e Putin hanno accettato di incontrarsi dopo l'estrema mediazione di Macron
Precipita la crisi in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin firmerà un decreto per riconoscere l’indipendenza delle repubbliche separatiste del Donbass, nell’Ucraina orientale. Lo riferisce l’agenzia russa Tass, secondo cui la decisione è stata annunciata da Putin al cancelliere tedesco Olaf Scholz e al presidente francese Emmanuel Macron. Un gesto che rappresenta una escalation della crisi ucraina verso la guerra.
- Ucraina, Putin riconosce il Donbass
- Ucraina, incontro tra Biden e Putin solo se la Russia non procede con l'invasione
- Ucraina, l'estrema mediazione di Macron per una de-escalation
- Ucraina, gli allarmi dagli Usa: "I comandanti russi hanno ricevuto l'ordine di invadere"
Ucraina, Putin riconosce il Donbass
È atteso in serata il discorso alla nazione con il quale il presidente russo Vladimir Putin annuncerà il riconoscimento dell’indipendenza delle repubbliche separatiste del Donbass, Donetsk e Lugansk, nell’Ucraina orientale.
La decisione, che è destinata a far precipitare la situazione, è stata anticipata da Putin in due telefonate con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il Cremlino, riferendo i contenuti delle conversazioni, riporta che i due leader europei “hanno espresso il loro disappunto” per la decisione del presidente russo.
“Qualsiasi aggressione all’Ucraina avrà una risposta forte da parte dell’Ue. Questo vale anche per la Bielorussia, se un attacco dovesse essere condotto a partire dal suo territorio o con il suo coinvolgimento”, ha dichiarato in conferenza stampa a Bruxelles l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell.
Ucraina, incontro tra Biden e Putin solo se la Russia non procede con l’invasione
Il presidente Usa Joe Biden e quello russo Vladimir Putin hanno accettato la proposta di mediazione lanciata dal presidente francese Emmanuel Macron, lo sforzo estremo per evitare una guerra ormai sempre più vicina.
Il Cremlino ha però definito “prematura” l’organizzazione di un vertice Biden-Putin sull’Ucraina, e l’annuncio di Putin sul riconoscimento del Donbass potrebbe far saltare l’incontro.
Biden e Putin, ha fatto sapere l’Eliseo dopo il lungo colloquio telefonico tra Macron e il presidente russo, hanno “accettato in linea di massima” di incontrarsi, a patto che “la Russia non invaderà l’Ucraina”.
Mentre si diffondono immagini di carri armati marchiati con la misteriosa lettera Z che si dirigono al confine con l’Ucraina, e l’intelligence Usa dà notizia di una imminente invasione, la via diplomatica appare quanto mai irta di ostacoli.
Il vertice tra Biden e Putin sarebbe esteso a “tutte le parti in causa” per garantire “sicurezza e stabilità strategica in Europa”, e la sua preparazione dovrebbe iniziare giovedì prossimo.
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Ucraina, l’estrema mediazione di Macron per una de-escalation
Ieri Macron e Putin hanno avuto una lunga telefonata che i media descrivono come difficile. Al termine del confronto, è emersa la volontà da entrambe le parti di lavorare a una de-escalation, iniziando da un cessate il fuoco nell’est dell’Ucraina.
Nella zona del Donbass, infatti, la situazione è tesissima a causa dei conflitti con le milizie separatiste filorusse, e oltre 40mila profughi sono scappati verso la Russia.
Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invocato un “processo di pace” attraverso la convocazione urgente di una riunione del gruppo di contatto trilaterale, di cui fanno parte Ucraina, Russia e Osce.
Ucraina, gli allarmi dagli Usa: “I comandanti russi hanno ricevuto l’ordine di invadere”
Ma dagli Usa giungono continui allarmi: secondo il corrispondente della Cbs per la sicurezza nazionale, David Martin, l’intelligence sarebbe in possesso di informazioni secondo le quali i comandanti dell’esercito russo avrebbero ricevuto l’ordine di invadere l’Ucraina.
Una notizia coerente con quanto riportato dalla Cnn, citando un dirigente Usa, secondo il quale la Russia avrebbe già schierato il 75% della sua potenza militare contro l’Ucraina, ovvero 120 gruppi di battaglione su 160.