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Ucraina, flop dei missili ipersonici Kinzhal di Putin: report Usa smaschera le debolezze della Russia

Da un report degli Stati Uniti emerge che i missili ipersonici usati dalla Russia non sarebbero performanti e precisi come annunciato dal Cremlino

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

Le armi più avanzate della Russia non stanno operando bene nel conflitto contro l’Ucraina. Lo ha dichiarato il generale dell’aeronautica degli Usa Glen VanHerck al Senato statunitense. I missili ipersonici sarebbero deludenti sul piano dell’accuratezza, con performance decisamente sotto gli standard annunciati dal Cremlino anche durante la parata del Giorno della Vittoria.

Perché i missili ipersonici sono “deludenti” per gli Usa

Almeno 1.500 missili russi, dal 24 febbraio, hanno colpito obiettivi civili. Si tratta del più ampio uso di missili dalla Seconda Guerra Mondiale. Per questo è necessario, per gli esperti di Difesa americani, dotare Kiev di un sistema offensivo e difensivo capace di prevenire i bombardamenti e rispondere a Mosca.

Proprio il fatto che i missili ipersonici e ad alta tecnologia di Vladimir Putin hanno colpito obiettivi civili e non militari è la prova per gli Usa che non sarebbero precisi come quelli occidentali. Sarebbero stati infatti indirizzati verso obiettivi militari, fallendo nell’intento di distruggerli.

Questo nonostante gli annunci del vice primo ministro russo Yury Borisov, che aveva dichiarato che “non c’è nulla al mondo come i missili Kinzhal, che volano a una velocità superiore a 10 volte quella del suono, e allo stesso tempo possono essere comandati in ogni momento della loro traiettoria. Inoltre è impossibile intercettarli”.

Cosa sono i missili ipersonici e cosa cambia da quelli tradizionali

I missili ipersonici sono considerati una delle più importanti novità militari degli ultimi decenni, scatenando una nuova corsa agli armamenti da parte delle grandi potenze. Sono entrati nell’arsenale di Stati Uniti, Cina, Russia e Corea del Nord, mentre altri Paesi come Francia, Regno Unito e India stanno lavorando al loro sviluppo.

Diversamente dai missili da crociera, manovrabili e precisi ma poco potenti, e dei missili balistici, particolarmente distruttivi e veloci ma difficilmente controllabili, i missili ipersonici garantiscono grande accuratezza e potenza di fuoco. E per questo ha fatto molto rumore la notizia del loro utilizzo nella guerra in Ucraina.

Jet armati di missili ipersonici durante la parata della Giornata della Vittoria in Russia.

Perché si parla di missili “ipersonici”: dipende dalla loro velocità

Un missile può essere definito ipersonico se raggiunge una velocità di almeno 5 volte quella del suono, cioè almeno Mach 5 – Mach 1 corrisponde appunto alla velocità del suono – e viaggiare quindi a circa 1,6 km al secondo. I missili ipersonici di ultima generazione in realtà arrivano anche a Mach 20.

I missili Kinzhal utilizzati dalla Russia in Ucraina sono lanciati da jet militari in volo e sono dotati di uno speciale motore che li porta a velocità ipersoniche. Non è chiaro perché il Cremlino abbia optato per questo tipo di armi, considerando che le difese di Kiev non sono particolarmente avanzate e hanno fallito già contro i missili tradizionali.

Tuttavia il loro utilizzo sta mettendo in evidenza che probabilmente l’arsenale russo non è così avanzato come Vladimir Putin vuole far credere, sottolineando le debolezze della Russia nonostante la propaganda di Mosca.

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