Uccisa a Treviso mentre prendeva il sole. Il dolore dei genitori

Elisa Campeol, 35 anni, è stata uccisa sull’Isola dei Morti, nella provincia di Treviso, mentre prendeva il sole. Raggiunta da numerose coltellate, sferrate da una persona che non conosceva. Il responsabile – un operaio 34enne con gravi problemi psichici, come riporta il Corriere della Sera – si è consegnato ai carabinieri poco dopo, con le mani sporche di sangue e il coltello ancora nello zaino, confessando l’omicidio.

Agli investigatori ha giustificato il gesto dicendo semplicemente di essere andato in giro ieri mattina con l’intenzione di uccidere qualcuno. E la persona caduta vittima del suo istinto omicida è stata proprio Elisa Campeol, che si stava rilassando al sole ed è stata aggredita senza nemmeno aver scambiato una parola con l’uomo.

Il dolore della famiglia

La famiglia della vittima non riesce ancora a capacitarsi di quanto è accaduto. Al Corriere della Sera, il papà di Elisa ha dichiarato: “Non ha senso”.

La mamma ha raccontato le ultime ore della donna: “Stamattina si è svegliata, ha fatto colazione, e intorno alle 9.30 è uscita in auto per raggiungere quel posto in cui andava sempre a fare le sue passeggiate”.

Un posto da cui Elisa non è più tornata. Quando i carabinieri si sono recati nel pomeriggio a casa della vittima, la madre ha aperto la porta: “Mi sono subito spaventata. Ho chiesto: ‘Ha fatto un incidente in auto?’. E loro mi hanno risposto che c’era stato un altro tipo di ‘incidente’. Quando mi hanno spiegato quel che era successo non ci credevo, è tutto assurdo…”.

Il sogno di Elisa

Elisa lavorava nel bar di famiglia, ma meditava di cambiare vita. “Non le piaceva fare la barista, lei aveva altri progetti – ha detto il papà – voleva studiare discipline olistiche e magari un giorno aprire un centro tutto suo”. E ha aggiunto: “Aspetto qui, che mi dicano perché mia figlia è stata uccisa. Una spiegazione ci serve”.