Il ministro della Salute sarà Robert Kennedy Jr, la scelta di Donald Trump premia il paladino dei No Vax
Donald Trump ha scelto Robert Kennedy Jr come ministro della Salute. Settant'anni, No Vax, la sua nomina è stata subito contestata anche tra i repubblicani
Donald Trump ha scelto Robert Kennedy Jr come ministro della Salute. Non si tratta di una scelta inattesa in quanto lo stesso erede della famosa famiglia aveva rinunciato a correre per la presidenza proprio per entrare nello schieramento del nuovo Potus che l’ha ricompensato con questo ruolo. Dalle posizioni fortemente No Vax, la sua nomina ha scatenato numerose critiche.
- Donald Trump sceglie Robert Kennedy Jr
- Chi è il nuovo ministro della Salute
- Le sue posizioni No Vax
- Le contestate nomine di Trump
Donald Trump sceglie Robert Kennedy Jr
Robert Kennedy Jr sarà il nuovo segretario alla Salute del secondo Governo Trump. Il tycoon ha voluto “il paladino dei No Vax”, come spesso è stato definito, per una delle cariche più importanti della sua nuova amministrazione che si insedierà il prossimo 20 gennaio.
A fine luglio, Kennedy si era ritirato dalla corsa alla Casa Bianca, cui si era candidato ad aprile del 2023 prima per il partito Democratico, per poi passare a farlo da indipendente.
Chi è il nuovo ministro della Salute
Robert Kennedy ha 70 anni, è figlio di Bobby Kennedy, ucciso nel 1968 quando era candidato alla presidenza degli Stati Uniti. È inoltre nipote del presidente John Fitzgerald Kennedy, assassinato a Dallas nel 1963.
Come detto, partito da posizioni democratiche, negli ultimi periodi ha finito per assumerne alcune sempre più radicali che l’hanno spinto a sposare gli ideali del partito Repubblicano.
La sua nomina, come tutte le altre del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, dovrà essere ratificata dal Senato e non è un passaggio questo da ritenere come una formalità.
Le sue posizioni No Vax
Le scelte del tycoon infatti stanno venendo aspramente criticate dall’opinione pubblica e anche dal suo stesso partito. Non fa eccezione anche quella di Kennedy. La sua ostilità ai vaccini infatti non è cosa nuova, anzi, da almeno vent’anni quello che dovrebbe essere il nuovo ministro della Salute sposa varie teorie complottiste e antiscientifiche.
Come ricorda il Post, Kennedy Jr ha sostenuto la teoria di una relazione esistente fra i vaccini infantili e l’autismo, che le prescrizioni di alcune medicine possano aver causato l’aumento delle sparatorie di massa, che l’esposizione al wi-fi possa causare il cancro e che l’inquinamento delle acque possa spingere sempre più persone a non riconoscersi nel proprio sesso biologico. Nel periodo del Covid, aveva paragonato le direttive del governo a vaccinarsi ai metodi della Germania di Hitler. Inoltre aveva affermato che Bill Gates e Anthony Fauci, consigliere sanitario del presidente Biden, stessero cospirando, insieme alle grandi case farmaceutiche, per beneficiare della situazione.
Esperti del campo medico hanno definito spaventosa la scelta di Trump, prevedendo che possa provocare “rischi incredibili per la salute della nazione”. Come detto, la nomina non è stata vista di buon occhio neanche tra i Repubblicani, tra le cui fila ci sono membri che ritengono allarmanti molte sue posizioni.
Le contestate nomine di Trump
La nomina a ministro della Sanità di Robert Kennedy Jr non è stata la prima a essere contestata. Nelle ore precedenti a essa, infatti, Donald Trump aveva scelto per la sua squadra Matt Gaetz come procuratore generale degli Stati Uniti (una sorta di ministro della Giustizia), Tulsi Gabbard, ex democratica, come direttrice dell’intelligence e Pete Hegseth come ministro della Difesa. Inoltre aveva posto Elon Musk come capo del dipartimento per l’efficienza del governo.
Si tratta di personaggi molto divisivi: Hegseth è un conduttore di Fox dalle posizioni estremiste, addirittura Gaetz è ancora sotto accusa per comportamenti sessuali spregiudicati e uso di droghe. Trump ha inoltre nominato tre suoi avvocati a posizioni apicali del ministero della giustizia. Stiamo parlando di Todd Blanche, vice procuratore generale, Emil Bove, principale vice procuratore generale associato e vice procuratore generale facente funzione e Dean John Sauer come “solicitor general”.
Tutte queste nomine, come detto, dovranno essere confermate dal Senato dove i repubblicani avranno una maggioranza di tre seggi (53 a 47) ma dove alcuni membri dello schieramento trumpiano già meditano di far mancare il loro ok. Il tycoon però, dal canto suo, proverà a forzare la mano. La Costituzione prevede infatti che, attraverso un procedimento, si possa aggirare la ratifica delle nomine da parte del Senato. Una vecchia norma, già utilizzata però da Bush, Clinton e Obama, infatti dice che il presidente può nominare e insediare alcuni funzionari senza il voto del Senato se ci sono nomine urgenti da fare o emergenze in periodi molto particolari. Il Congresso ha già stabilito nel 2014 che si tratta di una legge anticostituzionale ma Trump proverà a riutilizzarla.