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Truffa polizze assicurative scoperta dalla polizia postale: 39 indagati e 9 arresti, come funziona il raggiro

La polizia postale ha scoperto una nuova truffa legata alle polizze assicurative, per la quale sono state indagate 39 persone: 9 sono state arrestate

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Una nuova truffa legata alle polizze assicurative è stata scoperta dalla polizia postale: 39 persone sono state indagate e 9 sono state arrestate.

Come funziona la truffa delle polizze assicurative

A spiegare come funzionava il raggiro è stata la stessa polizia: gli appartenenti al gruppo criminale riscuotevano i premi di polizze assicurative del ramo vita di Poste Italiane Spa, sottraendo così ai legittimi titolari i risparmi accumulati in anni di versamenti.

L’indagine ha portato alla luce come, per la buona riuscita delle frodi, fosse fondamentale la collaborazione di 4 dipendenti “infedeli” di Poste Italiane, che avevano accesso agli archivi aziendali e fornivano informazioni sui clienti destinatari delle polizze, sulle somme disponibili e sulle modalità più indicate per riscuotere i premi.

La Polizia ha scoperto 4 dipendenti “infedeli” di Poste Italiane.

Le indagini della polizia postale

I membri del gruppo che aveva organizzato la frode assicurativa sono stati individuati dagli investigatori del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia postale Lazio, coordinati dal Servizio polizia postale e delle comunicazioni, in seguito a un’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli.

Gli investigatori hanno accertato che l’organizzazione criminale, operativa soprattutto in Campania e nel Lazio, ha riscosso fraudolentemente polizze per un totale di 1,5 milioni di euro. La collaborazione con l’ufficio prevenzioni frodi di Poste Italiane ha dato la possibilità di sventare diversi tentativi di riscossione fraudolenta per un importo di 3,5 milioni di euro, che l’organizzazione criminale stava pianificando e attuando.

L’attività investigativa, chiamata “Insider” (in riferimento ai dipendenti “infedeli” di Poste Italiane), è partita dopo le denunce sporte dai titolari di alcune polizze assicurative. Molto importante, ai fini delle indagini, è stata la collaborazione dell’ufficio Fraud management di Poste Italiane Spa.

L’attività della polizia postale si è svolta nell’arco di circa 7 mesi, tra pedinamenti, appostamenti, intercettazioni telefoniche e uso di strumenti tecnologici per l’analisi dei dispositivi informatici sequestrati agli indagati nel corso delle indagini.

Il capo dell’organizzazione e gli altri componenti, ognuno dei quali aveva un ruolo e un compito ben definito, sono stati individuati.

All’operazione hanno preso parte i Centri operativi per la sicurezza cibernetica di Roma, Bologna, Napoli, Reggio di Calabria e Torino, coordinati dal Servizio polizia postale e delle comunicazioni, che hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare.

Gli arresti eseguiti dalla polizia postale

I poliziotti della Polizia postale hanno eseguito 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari. Durante le indagini, erano state arrestate in flagranza di reato altre 3 persone, sorprese mentre tentavano di riscuotere illecitamente alcuni premi assicurativi.

Complessivamente, sono state 48 le perquisizioni eseguite nei confronti delle 39 persone indagate.

Fonte foto: ANSA

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