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Totò Schillaci ricoverato, cosa filtra dai medici dell'ospedale di Palermo: le condizioni dell'ex calciatore

Le condizioni di Totò Schillaci sarebbero stabili, secondo le notizie trapelate dall'ospedale Civico di Palermo sul ricovero dell'ex calciatore

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Le condizioni di Totò Schillaci sono stazionarie: è quanto fatto trapelare dalla direzione sanitaria dell’ospedale Civico di Palermo, dove l’ex calciatore della Nazionale è ricoverato da diverse ore nel reparto di pneumologia, per le conseguenze del tumore che lo affligge da tempo. Secondo Ansa, il quadro clinico dell’ex calciatore resta grave.

Il ricovero di Totò Schillaci

Nella giornata di domenica 8 settembre, in seguito al ricovero di Schillaci, la famiglia era stata costretta a pubblicare un post sui social per smentire la notizia del decesso dell’ex giocatore 59enne, e chiarire le sue condizioni.

“Viste le innumerevoli chiamate da parte di molte testate giornalistiche e viste le brutte notizie che circolano, informiamo che il nostro amato Totò è in condizioni stabili ed è controllato da un equipe di medici continuamente notte e giorno. Forza Totò” avevano scritto i familiari sul canale Instagram ufficiale della leggenda  dei Mondiali di Italia ’90.

Totò Schillaci oggi e ai tempi di Italia ’90

Il cancro al colon

L’attaccante azzurro aveva rivelato di soffrire da tempo di un cancro al colon, che aveva richiesto due operazioni chirurgiche. “Non ho più il retto e lo sfintere. Però tra morire e avere questi problemi, meglio qualche piccolo problema” aveva detto rivelato in un’intervista al Corriere della Sera a marzo del 2023.

Nello stesso anno, con il benestare dei medici, aveva partecipato al reality Pechino Express, girando l’India zaino in spalla insieme alla moglie Barbara. “Quella trasmissione è stata una rivincita sulla malattia e su quello che si era portata dietro: depressione e pensieri di morte” aveva raccontato.

Schillaci era in cura nella stessa clinica palermitana La Maddalena dove, il 16 gennaio del 2023, è stato arrestato l’ex latitante Matteo Messina Denaro. “Avevo appena finito la colazione al bar, in un attimo mi sono ritrovato circondato da persone incappucciate con le armi spianate – aveva raccontato – Ho pensato a un attentato. Poi i carabinieri si sono qualificati, ma per un attimo io e quelli intorno a me ci siamo spaventati, c’era confusione”.

La storia di Totò Schillaci

Schillaci cominciò a tirare i primi calci al pallone per le strade del Cep, quartiere della periferia di Palermo dove è nato, mentre si guadagnava da vivere come gommista, garzone di pasticceria e ambulante.

La sua carriera da oltre 200 gol è iniziata nel Messina, prima della chiamata nel grande calcio arrivata dalla Juventus, del passaggio successivo all’Inter e l’esperienza in Giappone al Jubilo Iwata.

Ma Totò Schillaci è rimasto nella memoria di tutti gli italiani per le sue indimenticabili prodezze come attaccante della Nazionale italiana guidata da Azeglio Vicini nelle “Notti magiche” del 1990, Mondiale nel quale vinse il titolo di capocannoniere.

Tanti i campioni di quella formazione che in queste ore stanno facendo sentire la loro vicinanza all’amico ed ex compagno di squadra, anche con diversi messaggi di sostegno sui social. “Forza Totò, tu sei uno di quelli che non piace arrendersi e non lo farai neanche stavolta” ha scritto Roberto Baggio, pubblicando una foto di un abbraccio in campo tra i due, proprio durante Italia ’90.

“Siamo tutti in apprensione. Mi auguro che tutto si risolva per il meglio” ha affermato l’ex ct della Nazionale Roberto Donadoni, in un’intervista su ‘Radio Anch’io Sport’, su Rai Radio 1.

Fonte foto: IPA

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