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TERREMOTI E VULCANI

Terremoto Marche, perché il Centro Allerta Tsunami ha inviato un "messaggio di informazione" dopo la scossa

Dopo la forte scossa di terremoto rilevata nelle acque del mare davanti alle Marche il Centro Allerta Tsunami ha inviato un messaggio di informazione

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Non c’è alcun rischio tsunami in Italia dopo il forte terremoto registrato poco dopo le 7 del mattino sulla costa davanti a Pesaro, nelle Marche. Ciò nonostante, subito dopo il sisma (seguito poi da altre scosse di minore entità), il Centro Allerta Tsunami ha inviato un cosiddetto “messaggio di informazione“.

Il chiarimento dell’Ingv sul messaggio di informazione del Centro Allerta Tsunami

Alessandro Amato dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha spiegato all’agenzia ‘Ansa’: “Appena 6 minuti dopo il sisma, il Centro Allerta Tsunami ha diramato un messaggio di informazione, che non è un messaggio di allerta ma informa che c’è stato il sisma per attivare i controlli lungo le coste“.

Allo stato attuale, ha precisato l’esperto, “il rischio non c’è“. Amato ha poi aggiunto: “Ci sarebbe stato con una magnitudo più grande di 6.5. Il messaggio che abbiamo diramato si attiva per terremoti di 5.5 in mare o lungo la costa nel Mediterraneo. Se ci fosse stato uno tsunami si sarebbe sviluppato pochi minuti dopo”.

Calcinacci alla stazione ferroviaria di Ancona dopo la forte scossa di terremoto registrata nella mattinata di mercoledì 9 novembre.

Cos’è il messaggio di informazione del Centro Allerta Tsunami

Come spiegato dall’esperto dell’Ingv, il “messaggio di informazione” sul rischio tsunami si basa nei primissimi momenti sui dati del sisma. Successivamente, vengono osservati i dati registrati dai mareografi dell’Ispra collegati al centro dell’Ingv e viene verificato, minuto per minuto, l’andamento del mare per confermare o annullare la segnalazione.

Lo stesso Alessandro Amato, a ‘La Repubblica’, ha poi spiegato cosa ci si attende ora: “Non ci aspettiamo onde di tsunami, ma possibili correnti anomale, frane sottomarine, qualche onda, comunque contenuta”.

Le parole della geologa Paola Pino D’Astore

Proprio a proposito dell’ipotetico rischio tsunami, Paola Pino D’Astore, consigliere nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale, ha dichiarato a ‘Il Resto del Carlino’: “Inizialmente si temeva ci fosse una sorta di tsunami poiché l’epicentro è stato in mare. Ovviamente non parliamo di tsunami paragonabili a quelli che avvengono nel Pacifico, però un terremoto che si verifica in mare può innescare fenomeni di maremoto e onde anomale nei confronti della costa a seconda dell’intensità sismica”.

Fonte foto: ANSA
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