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Terremoto in Siria, mistero sul tentativo di rapimento di Aya, la bimba nata sotto le macerie

La neonata era stata ritrovata viva tra le macerie in Siria, ancora attaccata al cordone ombelicale. È stata ora trasferita in un luogo sicuro

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

È sfuggita per miracolo alla morte dopo il devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria, provocando oltre 40 mila morti. Ora Aya, la piccola trovata viva sotto le macerie nella Siria nord-occidentale ancora attaccata al cordone ombelicale, sarebbe scampata a un tentativo di rapimento.

Il caso del tentato rapimento

Secondo quanto scrive la Bbc, la neonata è stata trasferita in un luogo sicuro dopo che alcuni uomini armati sarebbero entrati nell’ospedale di Afrin, dove la piccola era stata ricoverata, con l’intento di rapirla.

La direzione sanitaria dell’ospedale siriano avrebbe deciso il trasferimento per proteggere la neonata da possibili rapimenti e adozioni fraudolente dopo il “tentato sequestro”.

La Bbc riferisce che alcuni giorni fa un infermiere è stato scoperto a fotografare Aya nella sua culla; il direttore dell’ospedale, convinto che la volesse rapire, lo ha licenziato. Nella giornata di lunedì poi alcuni uomini armati, accompagnati dallo stesso infermiere, sono entrati nell’ospedale e hanno picchiato il direttore.

Mistero sul tentativo di rapimento

Il capo della direzione sanitaria ha però smentito che si sia trattato di un tentato sequestro, parlando di un “malinteso”. Quanto avvenuto sarebbe una “questione interna all’ospedale” che non  aveva alcun legame con la neonata.

Ad ogni modo, resta il fatto che la neonata è stata trasferita altrove, in un luogo sicuro. La storia della piccola Aya ha fatto il giro del mondo e migliaia di persone si sono già offerte di adottarla. La direzione sanitaria ha però deciso di agire con molta cautela nel processo di adozione.

 I danni del terremoto in una veduta aerea della città turca di Adiyaman

Turchia, donna salvata dopo 212 ore sotto le macerie

Intanto in Turchia e Siria vanno avanti senza sosta le operazioni di soccorso alla ricerca di sopravvissuti al devastante terremoto del 6 febbraio scorso. Nelle ultime ore in Turchia sono state salvate alcune persone rimaste sotto le macerie per dieci giorni.

A Kahramanmaras, una delle città più colpite dal sisma, una anziana di 74 anni è stata ritrovata in vita dopo 227 ore sotto le macerie e ricoverata in ospedale.

Nelle stesse ore una donna e i suoi due bambini sono stati tirati fuori dai resti di un palazzo sbriciolato ad Antiochia.

Fonte foto: ANSA
Violenta scossa di terremoto colpisce Turchia e Siria, crolli e vittime: le immagini della devastazione

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