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Su Emanuela Orlandi parla il cugino Pietro Meneguzzi: pista "terrena" e "grave", l'ipotesi del predatore

Pietro Meneguzzi, cugino di Emanuela Orlandi, si domanda perché i suoi parenti escludano la pista "dell'adescamento a fini sessuali"

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Nessun intrigo internazionale dietro la scomparsa di Emanuela Orlandi: la ragazza sarebbe invece finita al centro di una trama molto più “terrena” e “grave”. E torna l’ipotesi del predatore sessuale. Proseguono i lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. A parlare nella giornata di giovedì 30 maggio è stato il cugino della ragazza, Pietro Meneguzzi.

Ascoltati i cugini di Emanuela Orlandi

Durante l’audizione sono stati sentiti anche gli altri cugini Monica e Giorgio Meneguzzi. Le loro parole sono state secretate per loro esplicita volontà. Si conosce dunque solo il contenuto dell’audizione del terzo cugino, Pietro Meneguzzi.

Emanuela Orlandi in auto con qualcuno che conosceva

Meneguzzi ritiene che 41 anni fa la cugina si sia allontanata con qualcuno che conosceva e di cui si fidava:

L’ipotesi dell’allontanamento volontario è del tutto irrealistica. Non ho elementi oggettivi per poterlo affermare, ma la mia certezza è che Emanuela, per la sua riservatezza, quel giorno è salita in auto o è andata via con qualcuno di cui si fidava moltissimo. Può essere qualcuno della scuola, dell’associazione, una persona conosciuta mesi prima… si è fidata di qualcuno e questa è una mia idea.

L’ipotesi del predatore

Pietro Meneguzzi ritiene che dietro alla scomparsa della cugina non ci siano intrighi internazionali o giochi di potere, ma eventi molto più banali e ripugnanti:

Io da anni ho una mia idea, cioè che dietro la scomparsa di Emanuela non ci sia una trama internazionale, che non sia il caso di volare troppo alto: la pista per me è molto più terrena e più grave. Perché gli Orlandi escludono l’ipotesi del predatore, dell’adescamento a fini sessuali? Non lo so. So però che se c’è qualcosa da scoprire, voi potete farlo e vi ringrazio per questo.

Le parole del cugino Giorgio Meneguzzi

Come anticipato, l’audizione di Giorgio Meneguzzi è stata secretata. Ma prima di entrare nel dettaglio, il cugino ha reso alcune dichiarazioni preliminari che sono state riportate dalla stampa.

L’uomo ha parlato di un “episodio che ha condizionato molto della” sua “esistenza”. Ha dichiarato di essersi informato leggendo molto e parlando con i propri familiari. “Mi sono fatto molte idee e continuo a non sapere quale sia quella giusta”, ammette. E infine:

L’unica cosa che so è che hanno indagato sulla mia famiglia, e che dopo non essere stato mai ascoltato per 41 anni lo scorso 26 febbraio sono stato sentito per 5 ore in procura.

Intanto l’uomo che sparò a papa Giovanni Paolo II, Alì Agca, ha dichiarato di voler raccontare la sua versione sul caso Orlandi. Agca ha il cancro e sostiene di volersi liberare la coscienza.

Fonte foto: ANSA

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