Stupro di gruppo a Palermo, minorenne confessa e gip lo scarcera: è in comunità, ma la procura fa appello
La giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minorenni ha scarcerato uno dei 7 giovani accusati di essere autori dello stupro di gruppo a Palermo
Uno dei 7 giovani accusati di essere autori della violenza sessuale di gruppo a Palermo ai danni di una 19enne ha confessato gli abusi davanti alla giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minorenni. E per il gip le parole del ragazzo, all’epoca dei fatti minorenne e oggi 18enne, sono bastate per dare il via alla scarcerazione e il trasferimento in comunità, ma la Procura si ribella.
La confessione
A essere sentito dalla giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minorenni è stato il più giovane dei 7 che lo scorso 7 luglio ha abusato di una 19enne a Palermo, nella zona del Foro Italico. Il giovane, davanti alla giudice Alessandra Puglisi, ha ammesso senza tanti giri di parole la violenza ai danni della ragazza, lui che più di tutti sembra essere stato il più violento.
Il ragazzo, inchiodato dai video, ha ammesso le proprie colpe e il gip, valutando anche la sua posizione da incensurato, ha deciso di scarcerarlo appena un giorno dopo dal suo ingresso in cella, col giovane, ora maggiorenne, che è stato affidato a una comunità.
La Procura si oppone
La scarcerazione, però, non è stata accolta bene dalla Procura di Palermo, con la procuratrice per i minorenni Claudia Caramanna che ha annunciato la volontà di opporsi alla decisione della collega. Caramanna, riferisce La Repubblica, ha infatti annunciato che farà appello contro il provvedimento del gip.
Secondo la procuratrice, infatti, trattandosi di fatti particolarmente gravi il giovane non può essere scarcerato e affidato alla comunità.
Lo stupro al Foro Italico
Il giovane era finito in carcere venerdì 18 agosto 2023, incastrato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza e, soprattutto, dai video dello stupro che i 7 si erano scambiati nella chat WhatsApp.
Il video finito agli atti dell’inchiesta, tra l’altro, ha svelato che il giovane- all’epoca dei fatti minorenne- è stato uno dei più violenti. Inizialmente, non era stato identificato e la vittima non lo conosceva. Poi, le indagini dei carabinieri del nucleo Operativo della Compagnia Piazza Verdi sono arrivati al suo nome. Gli altri del gruppo, invece, erano finiti in carcere già da inizio mese e nei prossimi giorni si terranno le audizioni in tribunale.