Studentessa 17enne muore a causa dell’ameba mangia cervello, infezione contratta dopo un bagno nel lago
Megan Ebenroth, studentessa americana di 17 anni, è morta a causa di un’infezione provocata dalla Naegleria Fowleri, nome scientifico dell’ameba mangia cervello
Una studentessa americana di 17 anni è morta a causa di un’ameba mangia cervello. Il decesso risale a circa un mese fa, ma l’identità della vittima e le cause sono state rese note solo nei giorni scorsi. Come riporta l’agenzia Adnkronos, che cita il New York Post, la ragazza si chiamava Megan Ebenroth e avrebbe contratto l’infezione dopo aver fatto un bagno in un lago della Georgia.
- La prima diagnosi di sinusite
- Morta 11 giorni dopo il ricovero in ospedale
- Sesta vittima dal 1962 in Georgia per l’ameba mangia-cervello
La prima diagnosi di sinusite
Secondo quanto riferito dalla madre della studentessa, Megan Ebenroth avrebbe fatto un bagno lo scorso 11 luglio in un lago vicino casa sua a Dearing, nella contea McDuffie, in Georgia.
Quattro giorni dopo si era svegliata con un forte mal di testa, al punto che la madre l’aveva accompagnata in ospedale. Inizialmente i medici avevano diagnosticato una semplice sinusite e, dopo averle prescritto un antibiotico, l’avevano rimandata a casa.
Morta 11 giorni dopo il ricovero in ospedale
Una volta tornata a casa, i sintomi erano però peggiorati. La giovane aveva accusato febbre, emicrania e perdita di equilibrio. Portata di nuovo in ospedale, la 17enne era stata intubata e messa in coma indotto.
I medici avevano provato ad alleviare il gonfiore del cervello in ogni modo, anche con un intervento chirurgico, ma dopo undici giorni dal ricovero Megan Ebenroth era morta.
A quasi un mese dal decesso, dagli accertamenti autoptici è emerso che la giovane è deceduta a causa di un’infezione di Naegleria Fowleri, nome scientifico dell’ameba mangia cervello.
Sesta vittima dal 1962 in Georgia per l’ameba mangia-cervello
Secondo le statistiche ufficiali, quello di Megan Ebenroth è il sesto decesso causato dall’ameba mangia cervello in Georgia dal 1962.
Solitamente Naegleria Fowleri infetta le persone che nuotano in acque dolci, quindi laghi o fiumi, anche se raramente può trovarsi nell’acqua del rubinetto. Questo organismo entra nel corpo umano attraverso il naso e attacca il cervello. Si tratta di un’infezione piuttosto rara, ma la difficoltà nel rilevarla la rende quasi sempre mortale.
L’ultimo caso di decesso per un’infezione da Naegleria Fowleri in Georgia è piuttosto recente, e risale a qualche settimana fa. La vittima è un uomo che ha contratto l’infezione nuotando in uno stagno o in un lago.