Strage di Altavilla Milicia compiuta da Giovanni Barreca: tutto quello che non torna, la dinamica e i complici

Sono ancora oggetto di indagine le dinamiche della strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, dove Giovanni Barreca ha sterminato la moglie e due figli. Dalle prime indiscrezioni era emerso che Barreca avrebbe ucciso la moglie Antonella Salamone il 2 febbraio, poi venerdì 9 febbraio avrebbe ucciso i figli Emanuel e Kevin. Tali date, specialmente quella della morte della moglie, sono ora messe in discussione.

A spostare gli eventi sono principalmente due testimonianze: la prima è quella del padre della donna che riferisce che il 4 febbraio  – due giorni dopo la data stabilita come quella del decesso – avrebbe visto e sentito sua figlia con una videochiamata. “Era strana, si guardava intorno”, ha riferito il testimone.

La seconda testimonianza è quella di un conoscente, titolare di un’agenzia privata si spedizioni. Quest’ultimo riferisce di aver visto Antonella Salamone giovedì 8 febbraio intorno alle 16. La mattanza è stata compiuta nella notte tra giovedì 8 e venerdì 9 febbraio? Gli investigatori sostengono che la donna sia stata la prima vittima del così definito esorcismo, poi sarebbe toccato al figlio più piccolo – Emanuel, 5 anni – e infine al secondogenito Kevin, di 16 anni.

Com’è noto, unica sopravvissuta è stata la figlia di 17 anni, trovata dai soccorritori in stato di choc. Perché la ragazza è stata risparmiata? Ancora: Barreca ha agito solo? Secondo gli inquirenti, complici della mattanza sarebbero Sabrina Fina e Massimo Carandente, una coppia di amici che ora si professano innocenti.