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Spari in un bar, uccise almeno 12 persone in un agguato in Messico: cosa è accaduto

Nuovo terribile agguato in Messico: 12 persone sono state uccise in un bar a Irapuato, nello stato di Guanajuato. Dietro c'è l'ombra dei cartelli

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

È terribile il bilancio dell’agguato avvenuto nella serata di ieri, sabato 15 ottobre 2022, in un bar in Messico. Le fonti locali riferiscono di almeno 12 morti. Non è il primo attacco nella zona, contesa tra due cartelli della droga.

Agguato in un bar a Irapuato: 12 morti

Stando a quanto riportato dalle fonti locali messicane, tutto è accaduto attorno alle 20.00 di ieri, in un locale nella cittadina di Irapuato. Si tratta di un comune dello stato di Guanajuato, nel Messico centrale, il cui capoluogo è l’omonima località.

Uomini armati hanno fatto irruzione nel bar “El Pantano” e hanno aperto il fuoco contro gli avventori. Sarebbero almeno 12 i morti e 3 i feriti: le autorità locali hanno reso noto che si tratterebbe di 6 uomini e 6 donne.

La scena del crimine, fuori dal bar El Pantano di Irapuato

Non è chiaro chi siano le vittime e se tra loro vi siano anche alcuni degli attentatori. Quasi tutte sono state trovate all’interno del locale, mentre una all’esterno del bar, vicino ad una moto parcheggiata.

Dietro l’attacco ci sarebbero i cartelli

Sono attualmente in corso le ricerche per identificare il commando che ha sferrato l’attacco a Irapuato, riferiscono le autorità locali. Al lavoro ci sono polizia, esercito, procura e Guardia Nazionale. Dietro al terribile agguato, ad ogni modo, sembra esserci ancora una volta l’ombra dei cartelli della droga.

È il secondo episodio del genere in meno di un mese nello stato di Guanajuato, vittima della guerra tra i cartelli Santa RosaJalisco Nueva Generación. Di mezzo ci sarebbe il controllo della zona, non solo favorevole per il traffico di droga ma anche per il furto di carburante.

Secondo la Reuters, lo stato è un importante centro di produzione per molte delle principali case automobilistiche del mondo, proprio grazie alle stesse reti stradali e ferroviarie che portano direttamente al confine con gli Stati Uniti e che interessano ai gruppi organizati.

Seconda strage in pochi giorni in Messico

Il sangue è tornato a scorrere nello stato centro-americano. Solo pochi giorni fa si è verificato un’altro terribile agguato costato la vita ad almeno 20 persone, tra cui il sindaco della cittadina di San Miguel Totolapan – nello stato di Guerrero.

In questo caso, dietro ci sarebbe un gruppo criminale noto come Los Tequileros: dal 2015 al 2017 hanno già seminato il panico nella zona, minacciando diversi sindaci della zona, e sarebbero collegati ad un potente cartello della droga.

Il commando ha ucciso l’ex sindaco e padre del primo cittadino Conrado Mendoza Almeda in casa sua, quindi ha aperto il fuoco contro il municipio uccidendo decine di dipendenti. San Miguel Totolapan si trova in un territorio noto come Tierra Caliente, un’altra parte del Messico pesantemente controllata dai cartelli.

Fonte foto: ANSA

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