Sopravvissuto ai lager nazisti, ucraino muore sotto le bombe a Kharkiv a 96 anni
Sopravvissuto ai lager nazisti, ucraino muore sotto le bombe a Kharkiv a 96 anni
Era sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, è morto sotto le bombe russe. Boris Romanchenko è morto all’età di 96 anni a Kharkiv, città dell’Ucraina orientale assediata dai russi, a causa di un bombardamento che ha colpito il palazzo in cui viveva. A riportare la notizia è stata la Fondazione dei lager di Buchenwald e Mittelbau-Dora.
Sopravvissuto ai lager nazisti, muore sotto le bombe a Kharkiv
“Il nostro amico Boris Romanchenko, sopravvissuto ai campi di concentramento di Buchenwald, Peenemunde, Dora e Bergen-Belsen, è morto venerdì scorso in un attacco al suo condominio a Kharkiv. Siamo profondamente scioccati”, ha scritto su Twitter la fondazione tedesca.
Romanchenko è morto in seguito ad un bombardamento russo che ha colpito il condominio in cui viveva a Kharkiv. Seconda città per popolazione dopo la capitale Kiev, Kharkiv, nell’Ucraina orientale vicino al confine con la Russia, è una delle città più colpite dagli attacchi russi, fin dai primi giorni dell’invasione.
“I nuovi fascisti continuano il lavoro di Hitler”, ha scritto il sindaco di Leopoli, Andrij Sadovyj, nel suo canale su Telegram, dove ha riportato la notizia della morte di Romanchenko.
Sopravvissuto ai lager nazisti, muore a Kharkiv: chi era Boris Romanchenko
Nato il 20 gennaio 1926 a Bondari, vicino a Sumy, durante la Seconda guerra mondiale Romanchenko venne catturato dai tedeschi nel 1942. Internato come prigioniero politico, in quanto comunista, venne costretto ai lavori forzati prima nel lager di Buchenwald e poi nei campi di concentramento di Mittelbau-Dora e di Bergen-Belsen.
Dopo la guerra aveva contribuito alla creazione di una rete di aiuti per le ex vittime dei nazisti in Ucraina e aveva partecipato a numerose manifestazioni in memoria dell’Olocausto.
Il 96enne ucraino, ricorda la Fondazione dei lager di Buchenwald e Mittelbau-Dora, ” si era dedicato intensamente a ricordare i crimini del nazionalsocialismo ed era vicepresidente del Comitato internazionale Buchenwald-Dora”.
Sopravvissuta ai nazisti, 80enne arrestata per proteste in Russia
La morte di Boris Romanchenko, 96enne ucraino morto sotto le bombe russe dopo essere scampato decenni fa ai campi di concentramento nazisti, richiama alla memoria la vicenda di un’altra sopravvissuta ai nazisti.
Giorni fa la polizia russa aveva arrestato, e poi rilasciato, l’80enne Yelena Osipova, che da bambina era sopravvissuta all’assedio nazista di Leningrado, l’odierna San Pietroburgo. L’anziana era scesa in strada proprio a San Pietroburgo, assieme a centinaia di cittadini, per chiedere la pace e protestare contro l’invasione dell’Ucraina.