Soldati nordcoreani in Russia, in migliaia da Putin per un test: l'ultima provocazione alla Corea del Sud
Soldati nordcoreani mandati in Russia per un test militare: Corea del Sud non esclude alcuna opzione
Migliaia di soldati nordcoreani sono stati mandati in Russia per dei test. La Corea del Sud, appresa la notizia, ha subito fatto sapere che innanzi a una simile provocazione non resterà a guardare. Nel frattempo fonti ucraine hanno riferito che alcuni militari che rispondono a Kim Jong-un sono stati avvistati nella regione occidentale russa di Kursk.
- Soldati nordcoreani, test in Russia: la reazione della Corea del Sud
- Militari della Corea del Nord avvistati nella regione di Kursk
- Seul valuta l'invio di armi a Kiev
Soldati nordcoreani, test in Russia: la reazione della Corea del Sud
Il dispiegamento di soldati della Corea del Nord in Russia è una “provocazione” e Seul “non resterà a guardare”. Così il presidente sudcoreano, Yoon Suk-yeol.
“La Corea del Sud non resterà inattiva di fronte a questo”, ha aggiunto Yoon dopo una conversazione con il suo omologo polacco Andrzej Duda, in visita nel Paese asiatico.
Tale dispiegamento militare è “una provocazione che minaccia la sicurezza globale oltre la penisola coreana e l’Europa”, ha sostenuto sempre Yoon.
Militari della Corea del Nord avvistati nella regione di Kursk
Vladimir Putin non ha smentito la presenza di militari nordcoreani in Russia. Da quanto emerso, i soldati starebbero svolgendo un periodo di addestramento, in quanto è previsto un loro dispiegamento nella guerra ucraina.
Intanto il leader cinese Xi Jinping e Vladimir Putin si sono incontrati nelle scorse ore al summit dei Brics. “No all’escalation” e “niente benzina sul fuoco”, ha intimato Xi che, però, non ha mai apertamente condannato la Russia per la guerra scatenata dallo ‘Zar’.
Dal fronte ucraino, Gur, l’intelligence che lavora per Volodymyr Zelensky, ha fatto sapere che “le prime unità dell’esercito nordcoreano sono già arrivate nella zona di combattimento della guerra russo-ucraina”.
Inoltre è stato aggiunto che nella giornata di mercoledì 23 ottobre si è “registrata” la presenza di militari di Kim Jong-un nella regione occidentale russa di Kursk, dove l’Ucraina sta conducendo la controffensiva.
Seul valuta l’invio di armi a Kiev
Usa e Nato hanno rivelato che quanto denunciato da Seul, ossia che circa 3.000 truppe nordcoreane sono state spedite in Russia, corrisponde al vero.
La situazione è incandescente e la Corea del Sud, per la prima volta, sta pensando di inviare armi a Kiev. Ha chiesto il “ritiro immediato delle truppe nordcoreane”. In Parlamento il capo della diplomazia di Seul, Cho Tae-yul, ha dichiarato: “Consideriamo tutte le opzioni”.