Soldati della Corea del Nord in Russia nella guerra in Ucraina, conferma Usa: Kim Jong-un sta aiutando Putin
Guerra in Ucraina, gli Stati Uniti confermano la presenza di soldati della Corea del Nord in Russia: Kim Jong-un starebbe quindi aiutando Putin
Dopo giorni di dubbi è arrivata la conferma: la Corea del Nord ha inviato i propri soldati in Russia. Kim Jong-un starebbe quindi aiutando Putin con la guerra in Ucraina, ma secondo il segretario della Difesa statunitense, Lloyd Austin, “lo scopo di tale dispiegamento non è ancora chiaro”.
- I soldati della Corea del Nord in Russia
- L’aiuto di Kim Jong-un a Putin per la guerra in Ucraina
- I numeri del sostegno nordcoreano
- La versione della Russia
I soldati della Corea del Nord in Russia
Nella giornata di oggi – mercoledì 23 ottobre 2024 – è arrivata la conferma di ciò che si sospettava da tempo, tramite le parole del segretario della Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin: la Corea del Nord ha inviato le proprie truppe in Russia.
Austin, che ha parlato durante una conferenza stampa tenutasi a Roma (dove si trova per un “impegno papale”), ha affermato che gli Stati Uniti sono in possesso di “prove che ci sono truppe militari nordcoreane che sono andate in Russia”.
Cittadini della Corea del Nord guardano un servizio sul presunto dispiegamento di truppe in Russia: i soldati di Kim Jong-un dovrebbero aiutare quelli di Putin nella guerra in Ucraina
“I nostri analisti continuano a esaminare la questione – ha detto Austin – Ora stiamo vedendo prove che ci sono truppe nordcoreane che sono andate in Russia. Cosa stanno facendo esattamente è ancora da chiarire, ma sì, ci sono prove che ci sono truppe della DPRK in Russia”.
L’aiuto di Kim Jong-un a Putin per la guerra in Ucraina
Ciò che è certo è che le truppe nordcoreane sono in Russia, sebbene non sia chiaro il loro intento. Ma “se sono co-belligeranti, se la loro intenzione è quella di partecipare a questa guerra per conto della Russia, questa è una questione molto, molto seria” ha detto Austin.
Una questione che “avrà ripercussioni, non solo in Europa, ma anche nell’Indo-Pacifico”, sebbene non sia ancora chiaro “cosa la Corea del Nord avrebbe ottenuto da questo spiegamento”. Secondo Austin, la “debolezza militare” attuale della Russia avrebbe costretto Putin a richiedere agli alleati Iran e Corea del Nord un sostegno in Ucraina.
“Questo è un segnale che potrebbe trovarsi in guai ancora più gravi di quanto la maggior parte delle persone creda”, ha detto Austin riferendosi al presidente russo Vladimir Putin.
I numeri del sostegno nordcoreano
Buona parte dei dati giunti agli Stati Uniti sono stati raccolti dagli alleati della Corea del Sud, secondo i quali Kim jong-un avrebbe inoltre fornito alla Russia “munizioni e circa 13mila container di armi in ben 70 spedizioni dall’agosto 2023, tra cui missili, razzi anticarro e fino a 8 milioni di proiettili di artiglieria da 122 mm e 152 mm”.
E proprio la scorsa settimana, come riportato dal Washington Post, l’agenzia di spionaggio della Corea del Sud ha riferito che almeno 1.500 truppe delle forze speciali nordcoreane si stavano addestrando in Russia. Non a caso a giugno, dopo 24 anni dall’ultima volta, Putin si è recato in Corea del Nord per incontrare Kim Jong-un.
Secondo l’agenzia, ulteriori 1.500 soldati sono arrivati in Russia nelle ultime ore. Alle truppe sarebbero state fornite uniformi, armi e documenti d’identità russi, e sarebbero state assegnate a unità composte da soldati siberiani per cercare di nascondere le loro nazionalità.
La versione della Russia
La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, durante una conferenza stampa ripresa dall’Ansa ha negato la presenza di soldati nordcoreani: “La cooperazione della Russia con la Corea del Nord nella sfera militare e in altre sfere non viola le legge internazionali e non provoca alcun danno alla Corea del Sud”, aggiungendo che Kiev ha messo in circolazione tali voci per convincere Seul a fornire armi letali alla stessa Ucraina.