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Sindaco francese contro la villa dei Berlusconi in Costa Azzurra: "Consumano troppa acqua". Le proteste

Il primo cittadino di Châteauneuf-de-Grasse, dove si trova la villa di Marina Berlusconi, accusa la famiglia del Cavaliere di sprecare l'acqua

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

La villa di Marina Berlusconi in Costa Azzurra è finita nel mirino del sindaco di Châteauneuf-de-Grasse. Il primo cittadino della paesino francese a pochi chilometri da Nizza contesta alla famiglia del Cavaliere di essere tra i cinque grandi proprietari della zona, insieme all’ex re dei belgi Alberto II, il granduca Henri del Lussemburgo e un paio di miliardari scandinavi, che sprecano acqua in spregio agli sforzi della comunità di combattere la siccità. Lo riporta il ‘Corriere della Sera’.

La protesta contro la villa dei Berlusconi

Alla base della protesta del primo cittadino contro i ricchi padroni delle sfarzose dimore del comune francese di Valbonne c’è il tema del risparmio sui consumi, esploso oltralpe dopo le misure di “sobrietà energetica” varate dal Governo Macron per fare fronte al caro-bollette.

L’intervento dell’esecutivo francese ha fatto emergere le disparità tra i cittadini e i miliardari che soltanto con i loro jet privati consumano tonnellate di kerosene e, sul solco delle proteste, il sindaco di Châteauneuf-de-Grasse richiama adesso i ricchi proprietari delle ville ad adeguarsi ai provvedimenti.

Le cifre del consumo di acqua delle ville

Secondo le cifre riportate dal primo cittadino, Emmanuel Delmotte, citate anche nelle inchieste dei quotidiani francesi ‘Libération’ e ‘Nice Matin’, i cinque facoltosi padroni di casa consumerebbero 2000 metri cubi d’acqua alla settimana, “mentre la media nazionale si attesta su 120 metri cubi all’anno per una coppia, e a Châteauneuf siamo già a 360 metri cubi l’anno perché le piscine sono molto diffuse. A livello comunale facciamo tutti gli sforzi possibili, abbiamo chiuso le fontane e di giorno non annaffiamo più l’orto municipale, lo facciamo di notte a turno in modo che i bambini possano ancora mangiare verdure fresche alla mensa della scuola. Ma il nostro impegno diventa inutile visto il consumo d’acqua delle grandi ville”.

Le multe ai proprietari delle ville in Costa Azzurra

Delmotte avrebbe provato a convincere le cinque ricche famiglie con le multe da 1.500 fino a 3.000 previste dalla legge in caso di violazioni nei consumi. Ma sanzioni di questa portata non possono fare da deterrente di fronte ai patrimoni milionari dei Berlusconi e degli altri proprietari finiti al centro delle polemiche.

L’anno scorso tensioni simili si erano verificate tra gli abitanti di Callian e la grande proprietà appartenente a un dignitario del Qatar. “Non siamo del tutto impotenti, possiamo sempre ridurre la pressione dell’acqua – aveva dichiarato il sindaco di Callian, François Cavallier -. Ma non vogliamo neanche condurre una battaglia contro il grande capitale, perché il sistema attuale si fonda sull’iperconsumo, che non possiamo demonizzare all’improvviso”.

Fonte foto: ANSA

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