Sesso a tre in Funicolare a Capri, denuncia di Borrelli dopo il video: "Non è questo il turismo che vogliamo"
Atti osceni sulla Funicolare di Capri: due uomini e una donna si sono abbandonati a una sessione di sesso orale: le telecamere hanno ripreso tutto
Due uomini e una donna sono stati immortalati mentre facevano sesso a tre in un luogo pubblico e del tutto inusuale, la Funicolare di Capri. Il trio ha compiuto i gesti espliciti di fronte agli altri passeggeri che hanno assistito alla scena sbigottiti.
- Atti osceni nella Funicolare di Capri
- Funicolare di Capri: atti osceni ripresi dalle telecamere
- Atti osceni in luogo pubblico: multa salatissima
Atti osceni nella Funicolare di Capri
Nello specifico, dopo alcune effusioni, i tre si sono abbandonati ad una scena di doppio sesso orale.
Non si sa se si sia trattato di una bravata o di un video destinato alla pubblicazione su piattaforme per adulti.
Funicolare di Capri: atti osceni ripresi dalle telecamere
Fatto sta che le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso tutto.
Il giornalista e deputato Francesco Emilio Borrelli ha raccolto la denuncia di un cittadino e le ha dato spazio sulla sua pagina Facebook:
“Ciao Francesco, nella funicolare di Capri due uomini e una donna sono stati colti in atteggiamenti osceni davanti a tutti. Ci sarebbe anche un video delle telecamere a circuito chiuso. Non è questo il turismo che vogliamo“.
Già dai tempi in cui era consigliere regionale della Campania, Borrelli si è speso in campagne per la legalità e il decoro urbano.
Le immagini, intanto, sono diventate virali e hanno infiammato i social network e gli utenti si sono sbizzarriti postando una valanga di commenti fra il divertito e il piccante.
Ed è caccia per capire chi siano i tre focosi passeggeri della Funicolare di Capri.
Atti osceni in luogo pubblico: multa salatissima
Al di là di goliardia e morale, gli atti osceni in luogo pubblico sono pesantemente sanzionati dalla legge.
Il comportamento è stato depenalizzato nel 2016, ma le sanzioni sono rimaste salatissime.
A norma dell’articolo 527 del codice penale “chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000“.
E non solo: “Si applica la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano”.
L’articolo prosegue poi con altra fattispecie.