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Selvaggia Lucarelli e i dubbi sui cachet di Can Yaman in discoteca mascherati dalla beneficenza con la Onlus

Selvaggia Lucarelli si è occupata di Can Yaman e della sua Onlus di beneficenza: molti i dubbi sull'operato di essa e sui cachet mascherati dell'attore

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Simone Gervasio

GIORNALISTA

Giornalista professionista, napoletano trapiantato a Milano, si occupa di cronaca, attualità, cultura pop e sport. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha lavorato per diversi siti e redazioni. Oltre al web, ha avuto esperienze anche in tv e in radio

Selvaggia Lucarelli ha sollevato dei dubbi su Can Yaman e la sua Onlus di beneficenza. In un articolo, la giornalista analizza l’operato della “Can Yaman for children” e ipotizza come il famoso attore turco possa aver mascherato i cachet che percepisce nelle sue ospitate in discoteca, facendoli passare come donazioni all’associazione che porta il suo nome.

Selvaggia Lucarelli contro Can Yaman: il motivo

Nel mirino di Selvaggia Lucarelli è finito dunque Can Yaman e la sua Onlus di beneficenza. Essa è stata fondata nel 2021 ma dallo scorso mese di aprile pare che abbia cessato le sue attività a causa di liti tra i soci fondatori.

A far insospettire la giornalista è stato soprattutto il “Break the Wall Tour”, un tour benefico per l’appunto nel quale l’attore girava per alcune scuole in tutta Italia, accompagnato da professori e dottori, per parlare agli studenti. Tali eventi proseguivano poi, in serata, in vere e proprie ospitate in discoteca.

L’attore turco Can Yaman

Come funzionava la Onlus

Dell’associazione di Yaman si legge sulle pagine de Il Fatto Quotidiano. Qui si apprende come essa sia nata in partnership col Policlinico Umberto I di Roma e come abbia vinto il “Premio Mede@” nel novembre 2023.

La “Can Yaman for children” aveva un modus operandi ben preciso. Nel tour già citato, l’attore presenziava in ospedali e scuole e poi in discoteche dove il nome della fondazione campeggiava in bella vista sui manifesti che pubblicizzavano la serata.

È successo in Sicilia, ma anche nelle Marche, in Puglia, in Emilia Romagna e altrove nel 2023, mentre nel 2024 il tour era diventato internazionale e aveva toccato anche Brasile, Spagna e Portogallo.

Cachet o beneficenza?

Selvaggia Lucarelli cita quanto successo nell’aprile del 2023. Can Yaman presenzia in una scuola di Ragusa, documenta il tutto con un post su Instagram dell’associazione, nel quale tagga anche degli sponsor, indicandoli come partner tecnici, e quindi conclude la giornata in una discoteca a Latina per raccogliere fondi per la stessa Onlus.

Interpellato sull’accaduto, il responsabile della suddetta discoteca spiega come avvenivano le donazioni alla fondazione. ”Noi, come discoteca abbiamo fatto una donazione tramite bonifico di 5.000 euro alla associazione di Yaman. Loro ci hanno chiesto di donare tra i 5 e i 10 mila all’associazione, a scelta. A lui poi abbiamo dato di più, abbiamo pagato con un altro bonifico il suo cachet al manager”, rivela.

La “Can Yaman for children” era nata “per sostenere e supportare in ambito sociosanitario bambini e adolescenti in difficoltà” e ha come presidente Francesco Cirulli e come suo vice Roberto Macellari. I tre sono in affari insieme e hanno anche aperto un’altra società (in liquidazione), la Conduttura, che vende profumi. In quattro anni di attività, la Onlus ha donato una culla termica, tre dispositivi a un ospedale di Assisi e contribuito alla ristrutturazione di un’ala del Policlinico Umberto I. Interpellato, Macellari ha spiegato di non occuparsi delle faccende economiche dell’associazione.

Fonte foto: IPA

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