Sea Watch, Matteo Salvini detta le condizioni per lo sbarco
Salvini ha imposto che i migranti vengano distribuiti nei Paesi dell'Unione Europea senza essere registrati in Italia, in cambio dello sbarco
Matteo Salvini ha fatto sentire la propria voce in merito al caso della nave Sea Watch 3 bloccata fuori al porto di Lampedusa. Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, il ministro dell’Interno ha imposto che i migranti vengano distribuiti nei Paesi dell’Unione Europea senza essere registrati in Italia, in cambio dell’autorizzazione allo sbarco.
Il prefetto di Agrigento potrebbe ancora disporre il sequestro della nave appellandosi al decreto sicurezza. Stando alla normativa del 15 giugno, il fermo può scattare solo in seguito alla ripetuta violazione del divieto di ingresso; pertanto, la strada che si sta seguendo è quella di imputare alla comandante della Sea Watch non soltanto l’ingresso nelle acque italiane di mercoledì, ma anche l’avvicinamento al porto di Lampedusa, manifestando l’intenzione di far toccare terra ai profughi “anche a bordo di gommoni, perché non ce la fanno più”.
Secondo quanto riporta l’Ansa, ieri sera un uomo e un minore sono stati fatti sbarcare a causa di un’emergenza medica. Sea Watch replica: “Intanto alla nave è tuttora negato l’ingresso in porto e lo sbarco delle 40 persone ancora a bordo”. Sullo sfondo, lo scontro tra Salvini e l’Olanda è ancora aperto.