Scoperti altri due scheletri completamente intatti a Pompei: forse vittime del terremoto durante l'eruzione
A Pompei rinvenuti due nuovi scheletri nell'Insula dei Casti Amanti. Le condizioni dei resti indicano che oltre all'eruzione ci fu forse un terremoto
Non fu solo l’eruzione vulcanica a seminare morte e devastazione a Pompei: l’area venne probabilmente anche flagellata da un terremoto. La prova si deve a un nuovo ritrovamento archeologico venuto alla luce durante uno scavo nell’Insula dei Casti Amanti.
- Trovati due scheletri a Pompei
- Ritrovamento nella domus dei Casti Amanti
- Altri recenti ritrovamenti a Pompei
Trovati due scheletri a Pompei
Negli scavi sono stati rinvenuti gli scheletri di due nuove vittime, due maschi adulti di circa 50 anni. I resti sono stati ritrovati sotto il crollo di un muro avvenuto tra la fase finale di sedimentazione dei lapilli.
Le foto dello straordinario ritrovamento, che fanno emergere nuovi dati vulcanologici e sismologici, sono state diffuse martedì 16 maggio.
Ritrovamento nella domus dei Casti Amanti
La domus pompeiana in cui sono stati rinvenuti gli scheletri ospitava un panificio industriale comprendente un ampio forno, alcune zone per la preparazione del pane, dei magazzini, uno spaccio per la vendita e una stalla.
Proprio nella stalla erano già stati ritrovati in passato gli scheletri di alcuni muli. La domus contiene anche la ricca abitazione del proprietario del forno.
Il nome riferito ai Casti Amanti si deve all’affresco presente nella sala da pranzo che rappresenta due innamorati.
Uno dei due scheletri rinvenuti nei nuovi scavi a Pompei.
“Le tecniche dello scavo moderno ci aiutano a comprendere sempre meglio l’inferno che in due giorni distrusse interamente la città di Pompei, uccidendone molti abitanti”, spiega il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel.
“Il ritrovamento dei resti di due pompeiani avvenuto nel contesto del cantiere in opera nell’Insula dei Casti Amanti dimostra quanto ancora vi sia da scoprire riguardo la terribile eruzione del 79 d.C. e conferma l’opportunità di proseguire nelle attività scientifiche di indagine e di scavo”, commenta il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
“Pompei è un immenso laboratorio archeologico che negli ultimi anni ha ripreso vigore, stupendo il mondo con le continue scoperte portate alla luce e manifestando l’eccellenza italiana in questo settore”, aggiunge il ministro.
Altri recenti ritrovamenti a Pompei
Pompei è uno scrigno che periodicamente svela i suoi tesori nascosti. Nel giungo 2022 venne ritrovata, in sorprendente stato di conservazione, una tartaruga di terra con il suo uovo mai deposto.
La tartaruga è stata trovata a mezzo metro di profondità sotto il pavimento in terra battuta di una bottega in Via dell’Abbondanza.
A scoprirla gli archeologi delle Università Orientale di Napoli, la Freie Universitat di Berlino e l’Università di Oxford.
E a novembre 2021 è riemersa una stanza destinata all’abitazione dagli schiavi.