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Scialpinista muore cadendo dal Gran Sasso per 50 metri: è precipitato in un canalone. L'ipotesi sul fuoripista

Uno scialpinista è morto dopo essere precipitato per una cinquantina di metri mentre affrontava il canale Bissolati sul Gran Sasso: cosa è successo

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Un giovane scialpinista marchigiano è precipitato ed è morto cadendo dal canale Bissolati sulla vetta del Corno Grande, la cima più elevata del Gran Sasso e dell’Appennino, in Abruzzo.

Cosa è successo sul Corno Grande sul Gran Sasso

L’incidente è accaduto poco prima delle ore 12 di domenica 7 maggio.

Stando a quanto appreso e riportato dall’agenzia ‘ANSA’, l’alpinista sarebbe precipitato per una cinquantina di metri mentre affrontava in discesa il canale Bissolati, dopo aver raggiunto la vetta del Corno Grande.

Corno Grande, la cima più alta del Gran Sasso, nonché dell’Appennino. Lo scialpinista è morto dopo aver raggiunto la vetta.

L’allarme, i soccorsi e le indagini

Gli altri sciatori che erano in zona hanno dato immediatamente l’allarme, ma non c’è stato nulla da fare. Sul posto è arrivato l’elicottero del 118, che si è poi diretto all’ospedale dell’Aquila, ma i soccorsi si sono rivelati inutili.

La salma dello scialpinista sarà portata all’ospedale di Teramo, per gli accertamenti di rito. Sulla sua morte stanno indagando i Carabinieri e la Procura di Teramo.

L’ipotesi sul fuoripista

L’agenzia ‘Adnkronos’ aggiunge qualche altro dettaglio ulteriore sulla morte dello scialpinista. L’uomo è precipitato in un canalone per circa 50 metri mentre stava probabilmente facendo un fuoripista, in località Pietracamela.

Fonte foto: iStock - patrick8484

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