Schlein firmerà il referendum per l'abolizione del Jobs Act: "Era nella mozione con cui ho vinto le primarie"
Elly Schlein firmerà il referendum della Cgil per l'abolizione del Jobs Act e il ripristino dell'articolo 18
Annuncio a sorpresa. Elly Schlein, la segretaria del Partito Democratico, ha annunciato che firmerà il referendum promosso dalla Cgil per l’abolizione del Jobs Act, la legge voluta da Matteo Renzi nel 2016 che ha riformato lo statuto dei lavoratori.
- Schlein firmerà il referendum contro il Jobs Act
- Cos'è il Jobs Act e perché i sindacati lo vogliono abolire
- Elly Schlein spinge per il salario minimo
Schlein firmerà il referendum contro il Jobs Act
La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha annunciato che firmerà il referendum per l’abolizione del Jobs Act proposto dalla Cgil, uno dei principali sindacati italiani, nonostante il suo partito non abbia apertamente sostenuto l’iniziativa:
“Ho già detto che molti del Pd firmeranno così come altri non lo faranno. Io mi metto tra coloro che lo faranno. Non potrei far diversamente visto che è un punto qualificante della mozione con cui ho vinto le primarie l’anno scorso” ha commentato Schlein.
“Adesso il Pd è impegnato nella campagna delle Europee, sulle amministrative, e su un’altra raccolta firme per noi molto rilevante che è quella per il salario minimo” ha poi proseguito la segretaria del Pd, candidata alle Europee.
Cos’è il Jobs Act e perché i sindacati lo vogliono abolire
Il Jobs Act è una legge del 2016 elaborata dal governo Renzi che ha modificato il diritto del lavoro in Italia. Prevede l’introduzione dei contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti, del limite di 5 proroghe per i contratti a tempo determinato, della Naspi e di un piano di decontribuzione per le assunzioni.
La legge è stata criticata dai sindacati soprattutto perché permette alle aziende di licenziare i lavoratori dipendenti senza giusta causa entro i primi tre anni di rapporto di lavoro, abolendo una parte dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
La Cgil, uno dei principali sindacati italiani, raccoglierà le firme per un referendum abrogativo in quattro quesiti che riguardano il ripristino delle causali ai contratti a tempo determinato, la responsabilità del committente per gli infortuni sul lavoro, l’abrogazione del tetto agli indennizzi e infine proprio quella del decreto 23.
Elly Schlein spinge per il salario minimo
Elly Schlein ha poi proseguito parlando della proposta del Pd sul salario minimo: “Voglio ricordare in cosa consiste la nostra proposta una proposta di civiltà. Una proposta che dice che sotto i 9 euro non è lavoro, è sfruttamento, e non può essere legale.”
La segretaria del Pd ha poi concluso dicendo che si tratta di “Una proposta che chiede di rafforzare al contrattazione collettiva, proprio quella su cui fanno tanti sforzi i sindacati ma che troppo spesso si vedono scalzati da dei contratti pirata firmati da organizzazioni che non sono realmente rappresentative di lavoratrici e lavoratori”.