Sanremo, Stefano Coletta e la Rai si dissociano da Fedez: la dura presa di posizione contro il rapper
Stefano Coletta si è dissociato apertamente dal monologo di Fedez ritenendolo "inammissibile"
Stefano Coletta, direttore dell’intrattenimento del prime time Rai, si dissocia in modo netto dal monologo, sottoforma di freestyle, che Fedez ha scandito nel corso della seconda serata del Festival di Sanremo. Il cantante, rappando, ha attaccato pesantemente diversi politici.
- Coletta si dissocia dal comportamento e dalle parole di Fedez
- Coletta: "Non conoscevamo i dettagli del testo portato da Fedez"
- Fedez e gli attacchi ai politici, Coletta: "Inammissibile"
Coletta si dissocia dal comportamento e dalle parole di Fedez
Nel corso della conferenza stampa di presentazione della terza serata di Sanremo 2023, Coletta ha dichiarato in merito alla performance dell’artista milanese: “Mi dissocio, è stato un inammissibile attacco personale”.
Il dirigente della Tv di Stato Coletta ha detto che la libertà di espressione non può in alcun modo diventare un attacco personale. Ha inoltre confermato ciò che ha raccontato Fedez in diretta, cioè che la Rai non era a conoscenza dei dettagli del testo del freestyle. Va sottolineato che lo stesso artista, in diretta e rivolgendosi ad Amadeus, si è assunto la piena responsabilità delle sue parole.
Coletta: “Non conoscevamo i dettagli del testo portato da Fedez”
“Confermo che eravamo a conoscenza di un testo, ma non ci aveva comunicato la performance e poi ci ha detto che l’avrebbe cambiata – ha spiegato Coletta in conferenza stampa -. A nome della Rai, ritengo che la libertà sia un diritto sacrosanto che deve esprimersi attraverso tutte le forme d’arte e attraverso tutti i pensieri che un individuo può avere”.
“A nome della Rai, però, in maniera molto netta – ha aggiunto – sento di dirlo che mi dissocio fortemente dagli attacchi personali che la performance di Fedez ha rappresentato nella gestualità. La gestualità può fare male quando diventa attacco personale. Diciamo che non è più libertà quando si tramuta in un attacco personale, peraltro a un vice ministro del nostro governo che si era già trovato a chiedere scusa per una foto e per un capitolo molto chiuso”.
E ancora: “Questo tipo di attacchi non sono un sintomo di libertà e lo dico a nome dei miei vertici e come amministratore del servizio pubblico, non possiamo che sottolineare che quando l’attacco diventa frontale e personale, non c’è libertà che tenga”.
Fedez e gli attacchi ai politici, Coletta: “Inammissibile”
“Il diritto e l’esercizio di libertà diventa non libertà nel momento in cui si tramuta in attacco personale. Non è ammissibile. Quindi piena libertà all’espressione degli artisti, ma non che poi si tramutino in gesti davvero lontani dalla libertà e attacchi personali”, ha concluso Coletta.