Salvini vede una ruspa e si emoziona: "Senti che musica"
Il video postato dal leader della Lega scatena i social network
Matteo Salvini torna a far parlare di sé con un altro video postato sul sui suoi canali social. Nel breve filmato si vede il leader della Lega vicino ad un cantiere con alle spalle una ruspa in funzione. Poi si volta verso la camera dello smartphone ed esclama: «Senti che musica! Senti che musica! Qua nel cuore dell’Emilia. La ruspa!». La presenza di Salvini attira gli operai e dopo alcuni selfie di rito e strette di mano conclude il video dicendo: «Come vedo una ruspa mi emoziono». Il filmato, come prevedibile, ha scatenato la reazione social con diversi utenti che hanno preso d’assalto il post in questione. I commenti però sono stati come sempre contrastanti.
C’è chi ha colto l’occasione per attaccarlo: «Ma sinceramente non ho capito cosa vuole evidenziare Salvini con questo video sulla ruspa. Non ne capisco il senso. Qualcuno può spiegarmelo per favore? Mi sembra tutto così surreale», «Ora va nei cantieri per disturbare chi lavora, quando non ha mai lavorato e non sa cosa sia il lavoro! Ma cosa ha fatto quando era un ministro? », « Lo sai che quello si chiama escavatore e non ruspa?», «Come si vede che non ha mai lavorato! Ad altri verrebbe da pensare ai calli alle mani, a lui viene in mente quanto si è divertito quando hanno demolito le case dei Casamonica per poi sparire quando le cose si sono fatte serie», «Ma quand’è che la smetti con questo circo.? Stai facendo la figura del pagliaccio».
E chi si è schierato dalla sua parte: «Grande Matteo! Raccogliamo questo governo con la ruspa e buttiamolo nell’immondizia, il posto dove dovrebbe stare», «Mi diverto un casino a leggere i commenti dei detrattori di Salvini. Mi piacerebbe sapere per chi votano questi qui e cosa ne pensano di gente del calibro di Zingaretti, Renzi e Di Maio. Pura curiosità», «È chiaro che il Ministro (per me lo è ancora) stia ironizzando …questo lo dico per i sinistroidi…», «Grande Matteo non mollare. L’Italia ha bisogno di uno come te, di una persona che mette gli italiani al primo posto, che difende i confini e la nostra cultura», «Matteo sei troppo forte…un…evviva alla ruspa».