NOTIZIE
POLITICA

Salvini e Borghi contro Mattarella sulla sovranità nel giorno della Festa della Repubblica: chieste dimissioni

Dalla Lega attacchi a Mattarella sulla sovranità italiana durante la Festa della Repubblica: il senatore Borghi chiede le dimissioni del Presidente e Salvini interviene in tv per giustificarlo

Pubblicato:

Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il senatore della Lega Claudio Borghi ha attaccato il Capo dello Stato Sergio Mattarella durante la Festa della Repubblica. Il leader del partito, nonché ministro e vicempremier, Matteo Salvini è poi intervenuto per giustificare e stemperare le parole del suo senatore. L’attacco di Borghi ha immediatamente scatenato una serie di vibranti reazioni politiche, fra le quali una dura telefonata della premier Giorgia Meloni.

Le parole di Borghi contro Mattarella

È il 2 giugno, è la Festa della Repubblica Italiana. Oggi si consacra la sovranità della nostra nazione. Se il presidente pensa davvero che la sovranità sia dell’Unione europea invece che dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso.

Così ha scritto su X Claudio Borghi, postando la foto di un articolo sulle dichiarazioni del Presidente della Repubblica. Borghi, fra le altre cose, è anche membro della commissione sulle Politiche dell’Unione europea.

Claudio Borghi e Matteo Salvini durante una cena elettorale.

Salvini difende Borghi

Successivamente Matteo Salvini si è espresso sul tema inserendosi nel solco scavato dal suo senatore:

Oggi, il 2 giugno, c’è la parata militare, il tricolore, i nostri Alpini, i Carabinieri, chi si è sacrificato per la sovranità nazionale italiana. Oggi è la festa degli italiani, della Repubblica, quindi non è la festa della sovranità europea. Cosa è la sovranità europea? Noi abbiamo un Presidente della Repubblica perché esiste una Repubblica, perché esiste una sovranità nazionale italiana.

Così ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite di In mezz’ora su Raitre. E ancora:

Penso all’Europa come un insieme di Stati sovrani, autonomi, liberi, indipendenti, che insieme mettono insieme alcune energie, alcune forze. L’Europa dell’Erasmus, l’Europa dei giovani, l’Europa degli scambi culturali e commerciali, però la sovranità nazionale è assolutamente fondamentale. […] Quindi, al di là dei tweet, oggi si festeggia la Repubblica italiana, non l’Unione europea delle multinazionali finanziate da Soros che vorrebbero mettere fuori norma tutto il made in Italy. Quindi su questo io non mi arrenderò mai ad un super Stato europeo in cui comandano quelli che hanno i soldi. Non è questa l’Europa.

Salvini ha poi proseguito puntualizzando due concetti: “Nessuna polemica con il Presidente della Repubblica” e “Noi lavoriamo per andare avanti, non chiediamo le dimissioni di nessuno“.

Le reazioni

La segretaria del Pd Elly Schlein ha parlato di “un gravissimo attacco della Lega, senza precedenti, al presidente della Repubblica”.  “Vorremmo – ha aggiunto Schlein – che la presidente del Consiglio prendesse le distanze, ma intanto lo diciamo noi: ringraziamo il presidente della Repubblica per il lavoro quotidiano, per rappresentare l’unità nazionale e per garantire la Costituzione”.

Tajani ha espresso solidarietà a Mattarella: “Siamo italiani ed europei, questa è la nostra identità, ha scritto su X.

“Questa è la nostra civiltà. Ogni scelta anti-europea è deleteria per l’Italia. Fa bene Mattarella a sottolineare la nostra prospettiva europea. Gli esprimo la mia solidarietà per gli attacchi che ha ricevuto”, ha aggiunto.

La telefonata di Meloni a Salvini

Ma la reazione più forte sarebbe arrivata dalla premier Giorgia Meloni. Secondo alcuni retroscena, Meloni avrebbe telefonato a Salvini per minacciarlo. La premier avrebbe intimato all’alleato di smentire le parole di Borghi, “o sarò costretta a sconfessarti in tv“.

“Chiedere così le dimissioni di Mattarella è un errore che non porta consenso, anzi. È stata una grande sciocchezza“, avrebbe puntualizzato Meloni.

Ci sarebbe questa telefonata alla base della scelta di Salvini di parlare in difesa di Borghi, ma diluendo i concetti e senza reiterare gli attacchi a Mattarella.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963