Russia e Ucraina si scambiano le accuse sul raid a Zaporizhzhia, l'Aiea all'Onu: "È un momento serio"
Kiev e Mosca si accusano a vicenda per il raid contro la centrale nucleare di Zaporizhzya. Nel frattempo l'Aiea chiede collaborazione
Il raid a Zaporizhzhia è ora oggetto di un rimbalzo di responsabilità tra Russia e Ucraina, che reciprocamente si accusano di aver provocato l’ennesimo disastro del conflitto tra Mosca e Kiev. Trattandosi di una centrale nucleare, inoltre, sull’argomento sono intervenute l’Aiea e altri esperti per descrivere con il metro della scienza l’impatto del disastro sull’ambiente e sugli equilibri mondiali.
- Raid a Zaporizhzhia: Russia e Ucraina si scambiano le accuse
- Il parere dell'Aiea: "Kiev e Mosca devono collaborare"
- Europa a rischio catastrofe, secondo un fisico ucraino
Raid a Zaporizhzhia: Russia e Ucraina si scambiano le accuse
Dall’agenzia ‘Tass’, per esempio, le forze russe accusano Kiev di aver bombardato due volte contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia (Znpp).
Dall’altra parte la compagnia energetica ucraina Energoatom punta il dito contro i filo russi e lo fa sul canale ufficiale Telegram:
“Oggi i russi hanno bombardato ancora la Znpp, cinque colpi sono stati registrati nell’area dell’ufficio del comandante della centrale, vicino all’area della saldatura e il deposito delle fonti radioattive. Dell’erba ha preso fuoco in una piccola area, ma nessuno è stato ferito”.
La Russia, ancora, commenta: “Gli atti criminali dell’Ucraina contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia spingono il mondo sull’orlo di un disastro nucleare paragonabile a Chernobyl“.
Con il nuovo raid contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia, dunque, si parla nuovamente di pericolo di disastro nucleare.
Il parere dell’Aiea: “Kiev e Mosca devono collaborare”
Rafael Grossi, segretario generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), durante il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha riferito: “Chiedo che entrambe le parti di questo conflitto armato collaborino con l’Aiea e consentano una missione alla centrale nucleare di Zaporizhzya il prima possibile”.
Il discorso di Grossi ha trovato conforto e rinforzo nelle parole di Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, che ha detto: “Chiedo alle forze armate della Federazione Russa e dell’Ucraina di interrompere immediatamente qualsiasi operazione militare nelle immediate vicinanze della centrale nucleare e di non utilizzare le sue strutture e dintorni come obiettivi”.
Quindi, sempre Guterres: “Invito le parti a ritirare il personale militare e le attrezzature dalla centrale nucleare e ad astenersi da qualsiasi ulteriore stazionamento di forze e attrezzature nel sito. Il sito non deve essere utilizzato nell’ambito di alcuna operazione militare”.
Europa a rischio catastrofe, secondo un fisico ucraino
‘Repubblica’ ha intervistato Serghiy Volodymorovic Litvinenko, docente di fisica di Kharkiv la cui facoltà è stata bombardata nel secondo giorno del conflitto tra Russia e Ucraina.
Il professore ha detto che sostanzialmente non ci sarebbe un rischio di esplosione, e nello specifico “non è l’esplosione che porterebbe danni, bensì il danneggiamento dell’involucro protettivo, e una eventuale fuoriuscita della massa critica nucleare, che è veramente tanta. Questo porterebbe enormi danni all’ambiente, su un territorio enorme”.
Intervenire per evitare il disastro è possibile, ma il professore ricorda che tutte le scelte sono sottoposte alla politica, trattandosi di una guerra in corso.
Intanto, la vicepremier ucraina Irina Vereshchuk ha annunciato l’evacuazione ordinata da Kiev per le popolazioni di Zaporizhzhia, Kherson e Kharkiv.