Roma, estorcevano denaro alle guide turistiche al Colosseo fingendosi intermediari: due fratelli in arresto
I due fratelli avrebbero aggredito ed estorto denaro a guide turistiche, fingendosi intermediari e procacciatori nell'area archeologica del Colosseo
Due fratelli di 22 e 38 anni sono finiti ai domiciliari con l’accusa di tentata estorsione e lesioni in concorso. Secondo la polizia, avrebbero aggredito ed estorto denaro a guide turistiche, fingendosi intermediari e procacciatori nell’area archeologica del Colosseo.
L’accusa
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, i due fratelli si sarebbero finti “intermediari”, facendo anche ricorso all’uso della violenza pur di ottenere ciò che volevano.
Ad aggravare la situazione, riferisce l’agenzia Ansa, è il fatto che i due abusivi durante i controlli effettuati dalle Forze dell’ordine, e nonostante le diverse sanzioni ricevute, avrebbero mostrato un atteggiamento irrispettoso e arrogante nei confronti dei pubblici ufficiali, rifiutandosi di pagare le multe.
Due fratelli in arresto
La Polizia ha così eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dei due fratelli italiani.
Terminato così il loro il ruolo abusivo di “supervisori” di attività di intermediazione e procacciamento nei dintorni dell’area archeologica del Colosseo.
Il problema dei parcheggiatori abusivi a Roma
Sarebbero ben settecento le piazze in tutta Roma dove c’è almeno un parcheggiatore abusivo. Secondo quanto accertato dalla polizia locale di Roma Capitale la scorsa estate dietro al fenomeno ci sarebbero due organizzazioni criminali, una gestita da italiani, l’altra da nordafricani, secondo quanto riferito da Today.
A proposito di cronaca romana, nei giorni scorsi gli uomini dell’Arma della Capitale hanno denunciato a piede libero 95 persone che percepivano il sussidio senza averne diritto. I beneficiari sono ora “gravemente indiziati di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e truffa aggravata”.
Dagli accertamenti e dai calcoli effettuati, le 95 persone avrebbero percepito la somma complessiva di 564.724 euro. Il tutto senza averne diritto. Si tratta dell’ennesima truffa ai danni dello Stato circa la fruizione indebita del reddito di cittadinanza.
Il danno erariale stimato è di oltre mezzo milione di euro. Tra i cosiddetti “furbetti” figurano 60 persone, appartenenti a 33 nuclei familiari, che avrebbero dichiarato false informazioni per intascarsi i soldi del reddito di cittadinanza.