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Roberto Gualtieri contro Tony Effe: chiesta la rinuncia al concerto di Capodanno al Circo Massimo a Roma

Roberto Gualtieri chiede a Tony Effe di rinunciare al Concerto di Capodanno al Circo Massimo dopo le critiche di associazioni e politici sui suoi testi

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

La presenza di Tony Effe al Concerto di Capodanno al Circo Massimo ha scatenato polemiche da parte di associazioni e politici. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha chiesto al trapper di rinunciare all’esibizione, per evitare che l’evento si trasformi in “un’occasione divisiva per la città”. Tra i critici, l’associazione Differenza Donna e alcuni esponenti politici che hanno definito la scelta “sbagliata e incoerente”.

Capodanno a Roma, il caso Tony Effe

Tra le prime a criticare la scelta del Comune è stata l’associazione Differenza Donna, che si batte contro la violenza di genere.

La presidente Elisa Ercoli ha definito “scellerata” l’idea di includere un artista accusato di veicolare messaggi misogini e violenti: “Non ci può essere posto su un palco di Roma Capitale per chi rappresenta con le parole la cultura della prevaricazione e del disprezzo verso le donne”.

Il trapper Tony Effe

L’associazione ha chiesto al sindaco Roberto Gualtieri di ritirare l’invito, considerandolo un insulto per le vittime di femminicidio e per tutte le donne che subiscono violenze.

Ercoli ha aggiunto che eventi pubblici promossi dalle istituzioni non dovrebbero offrire visibilità a chi veicola messaggi ritenuti dannosi.

Domenica 15 dicembre, come riporta Ansa, il Campidoglio ha chiesto un passo indietro a Tony Effe.

Gli appelli a Roberto Gualtieri

Anche Fratelli d’Italia e altre forze politiche hanno criticato la scelta del trapper per il Concerto di Capodanno. La consigliera Mariacristina Masi ha dichiarato: “La Capitale dovrebbe rappresentare un punto di riferimento culturale, non un palco per artisti che trasmettono messaggi negativi”.

In una nota, FdI ha chiesto al sindaco Roberto Gualtieri di fare un passo indietro, sottolineando che la decisione è “lesiva del lavoro di chi ogni giorno educa i giovani al rispetto e alla parità”.

Sul tema è intervenuto anche il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, che ha parlato della necessità di maggiore responsabilità nella scelta degli artisti: “Non si può diventare complici di spacciatori di violenza strapagati“.

La risposta del trapper

Prima della presa di posizione del Campidoglio, Tony Effe aveva ringraziato il Comune di Roma sui social per l’invito, dichiarandosi “onorato di esibirsi nella sua città”. “Rispetto e amo tutte le donne – ha scritto il trapper su Instagram – mi dispiace che qualcuno pensi il contrario”.

La polemica, tuttavia, non accenna a placarsi, e resta da capire se il rapper rinuncerà all’evento o se il Comune deciderà autonomamente di escluderlo dal concerto.

Fonte foto: ANSA

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