Rivolta nel carcere di Regina Coeli a Roma: attivato il piano d'emergenza, la protesta rientrata dopo due ore
Una rivolta è scoppiata tra i detenuti della terza sezione del carcere di Regina Coeli, a Roma. Si tratta della seconda grossa protesta nel giro di poche ore
Un’altra rivolta in carcere. Questa volta è successo al Regina Coeli di Roma, dove una protesta tra i detenuti della terza sezione ha gettato nel caos l’istituto penitenziario della capitale. L’episodio arriva a distanza di nemmeno 24 ore dai gravi disordini avvenuti nella Casa Circondariale di Bari, dove i carcerati avrebbero sequestrato un’infermiera e aggredito violentemente un agente in servizio.
La rivolta nel carcere Regina Coeli di Roma
La rivolta è scoppiata nel corso di domenica 18 agosto ed è durata circa due ore, prima di essere sedata.
A darne notizia è stato Gennarino De Fazio, segretario generale di Uilpa Polizia penitenziaria: “Dopo circa due ore di tensione, grazie alla professionale mediazione dello sparuto gruppo del Reparto di polizia penitenziaria oggi in servizio, sapientemente guidato dal comandante facente funzioni, sono da poco terminate le proteste di alcuni detenuti presso la Casa Circondariale di Roma Regina Coeli”, ha dichiarato De Fazio.
“Temiamo, tuttavia, che non potrà andare sempre e ovunque così. Il Governo intervenga“, ha aggiunto l’uomo.
L’appello al governo
“Già sabato sera alcuni detenuti avevano dato il via a una rivolta nel carcere di Bari, in un susseguirsi di episodi preoccupanti“, ha sottolineato il rappresentante di Uilpa Polizia penitenziaria.
Da qui l’appello al governo Meloni e al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sul cui tavolo scotta sempre di più il dossier carceri.
“Non si placano dunque le fortissime tensioni nei penitenziari – ha concluso De Fazio -, nonostante dal governo si tenti goffamente di sminuire l’emergenza e si continuino a fare proclami privi di senso compiuto. Giorgia Meloni batta un colpo“.
I disordini nel carcere di Bari
Nella serata di sabato 17 agosto alcuni detenuti della Casa Circondariale di Bari avrebbero sequestrato un’infermiera e aggredito un agente della Polizia penitenziaria.
Per contenere i disordini, sarebbero stati richiamati gli agenti di riposo e altri colleghi da diversi istituti penitenziari limitrofi.
La rivolta è esplosa in una sezione con all’interno circa 70 detenuti per reati comuni, alcuni dei quali affetti da patologie anche di natura psichiatrica.