Ritrovato il corpo di Alberto Fedele, scomparso sulle Ande: "Forse scivolato durante l'escursione"
Ritrovato il corpo di Alberto Fedele, l'ingegnere pavese scomparso sulle Ande il 4 luglio. Il cadavere era congelato
Dopo ore di attesa, è arrivata la conferma: il corpo rinvenuto sulle Ande è di Alberto Fedele, il 30enne scomparso il 4 luglio in Perù.
Il corpo è di Alberto Fedele, il comunicato
La conferma è stata data all’ANSA da Marco Chiesara, presidente di WeWorld, la onlus della quale Alberto Fedele era volontario.
Chiesara riferisce: “È confermato che il corpo ritrovato è di Alberto. È stato riconosciuto grazie allo zaino e ai vestiti. Probabilmente è scivolato durante l’escursione“.
Inizialmente l’identità di Alberto Fedele era stata attribuita ad un corpo trovato verso la fine del mese di agosto, ma ancora non c’erano tutti gli elementi per confermare l’identità della salma. Si trattava, infatti, di un adolescente del luogo.
Il cadavere di Alberto Fedele è stato rinvenuto venerdì 16 settembre da una squadra di soccorritori della stessa provincia del fiume Urubamba. Il corpo era congelato vicino la laguna di Juchuyocha.
La scomparsa
Alberto Fedele era scomparso il 4 luglio mentre faceva trekking sulle Ande. Alle 5 del mattino era partito per l’escursione e il suo rientro era atteso per le 19. L’allarme era stato lanciato da un’amica a seguito del mancato ritorno.
La sua ultima traccia era una nota vocale. L’amica aveva denunciato la scomparsa alla polizia, e sul posto era arrivata anche una squadra speciale della Croce Rossa.
L’ingegnere appassionato di trekking
Alberto Fedele, pavese, era un ingegnere di 30 anni.
Data analyst per la onlus WeWorld, era partito per il Perù per trascorrere una vacanza. Dopo la nota vocale inviata all’amica aveva fatto perdere le sue tracce e per giorni il suo cellulare aveva squillato a vuoto, fino a spegnersi definitivamente.
Sul posto era arrivato anche il padre per seguire da vicino le ricerche.