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Rimossa la luminaria di Natale Xmas nel comune di Verucchio: “Richiamava il fascismo”

La scritta Xmas comparsa su una rotonda ha sollevato accuse di fascismo da parte di alcuni cittadini del comune di Villa Verucchio

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Il Comune di Villa Verucchio, in provincia di Rimini, ha deciso di smantellare un addobbo natalizio dopo le accuse di richiami al fascismo. La scritta luminosa “Xmas”, abbreviazione per Christmas (Natale in inglese) ormai in uso anche in Italia, era stata messa dal Comune su una rotonda. Ma alcuni cittadini hanno sollevato polemiche, sostenendo che la scritta poteva richiamare la Decima Mas, sigla di un corpo militare fascista.

L’addobbo delle polemiche a Villa Verucchio

Il caso è esploso, come capita spesso, principalmente sui social. Molti cittadini di Verucchio hanno contestato la luminaria “Xmas” installata sulla rotatoria tra via Di Mezzo e Casale.

A tempo di record il Comune della provincia di Rimini ha deciso di chiudere la questione togliendo la luminaria accusata di richiamare il fascismo.

Simboli della Flottiglia X Mas, acronimo associato agli addobbi contestati a Villa Verucchio

La sindaca: “La scritta Xmas richiama il fascismo”

A spiegare il motivo della rimozione è stata la sindaca di Villa Verucchio Lara Gobbi, eletta con il centrosinistra. “In Italia la scritta X Mas può avere più di un significato. Oltre a indicare Natale potrebbe avere un significato fascista e richiamare la X Flottiglia Mas”, ha detto al resto del Carlino.

“Per evitare polemiche e fraintendimenti che come al solito esistono, ancorati ai nostri principi antifascisti, abbiamo chiesto che l’addobbo natalizio venga sostituito subito con un altro”, ha proseguito Lara Gobbi.

Altri cittadini sono di opinione differente, come per esempio un commerciante intervistato dal Corriere di Romagna, che commenta “il fascismo è nell’occhio di chi guarda”. Anche i consiglieri comunali di opposizione hanno espresso perplessità in merito alla decisione del Comune di rimuovere l’addobbo in questione. Pochi giorni fa una vicenda simile era accaduta a Mulazzano, in provincia di Lodi.

La storia della sigla XMas in Italia

Riportata in auge recentemente da Roberto Vannacci, anche in quel caso la sigla X Mas aveva sollevato polemiche. La storia di questa sigla comincia nella prima guerra mondiale con il Motoscafo Armato Silurante, abbreviato appunto in Mas, usato anche da Gabriele D’Annunzio per “l’impresa di Buccari”.

Il mezzo originale usato in quell’azione contro la marina austro-ungarica si trova oggi al Vittoriale, in una sala con la scritta Memeno Audere Semper, coniata dallo stesso D’Annunzio per l’acronimo MAS. I legami col fascismo richiamati dai contestatori fanno riferimento alla Decima Flottiglia MAS, abbreviata appunto in XMas, reparto speciale dell’esercito italiano che dal 1941 aveva assunto questo nome.

Prima guidata da Benito Mussolini e poi da Junio Valerio Borhese (il “principe nero” del tentato colpo di Stato del 1970), dopo l’8 settembre 1943 la X Mas si era schierata a fianco dei nazisti nella lotta contro i partigiani, macchiandosi di numerosi crimini.

Fonte foto: 123RF

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