Inchiesta sul nuovo dello stadio della Roma nell'area del bosco di Pietralata: il Comune accusato di ignorarlo
Dopo la denuncia di alcuni comitati, la procura di Roma ha aperto un'inchiesta sul progetto del nuovo stadio a Pietralata: l'ipotesi del bosco
Il progetto del nuovo stadio della Roma a Pietralata è sotto inchiesta per falso in atto pubblico, dovuto alla possibile presenza di un bosco non considerato nell’iter amministrativo. Dalla procura l’ipotesi che il Comune abbia ignorato documenti sulla presenza dell’area boschiva. Mentre il Campidoglio nega irregolarità, diversi comitati locali chiedono la tutela della zona.
- Il nuovo stadio della Roma sotto inchiesta
- Il presunto bosco di Pietralata
- La risposta del Campidoglio
- Perché il bosco può bloccare lo stadio della Roma
Il nuovo stadio della Roma sotto inchiesta
La magistratura ha avviato ufficialmente un’indagine per verificare possibili irregolarità nel percorso amministrativo che ha portato avanti il progetto di realizzazione del nuovo stadio della Roma.
Al centro dell’attenzione vi è la possibilità che il Comune abbia omesso informazioni cruciali su un bosco situato nei terreni designati per l’opera, nel quartiere di Pietralata.
L’area in cui sorgerebbe il bosco a Pietralata: è la zona designata per il nuovo stadio della Roma
L’inchiesta, coordinata dal pm Stefano Pizza, è partita dalle denunce di comitati di quartiere contrari al progetto. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, si ipotizza il reato di falso in atto pubblico.
Il presunto bosco di Pietralata
I cittadini che hanno denunciato sostengono che prove ufficiali attestassero l’esistenza dell’area verde, ma tali riferimenti sembrano essere stati esclusi dal processo decisionale della pubblica amministrazione.
Gli avvocati dei comitati hanno portato alla luce documenti che includono mappe e atti comunali risalenti al periodo 1997-2012, i quali evidenzierebbero chiaramente l’esistenza di un’area boschiva nella zona interessata, aspetto che sembra essere stato escluso dall’iter amministrativo.
La risposta del Campidoglio
L’assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale, attraverso una nota, ha sottolineato nuovamente la legittimità delle procedure adottate dagli uffici e ribadisce che non esistono documenti amministrativi pregressi che attestino la presenza di aree boschive tutelate nella zona destinata alla costruzione del nuovo stadio.
Secondo l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, non ci sarebbe alcun bosco da tutelare, e la variante urbanistica del 2012 non avrebbe carattere vincolante. L’approvazione finale del progetto, infatti, dovrebbe avvenire con una nuova variante discussa in Assemblea capitolina.
Perché il bosco può bloccare lo stadio della Roma
I comitati accusano l’amministrazione Gualtieri, affermando che l’esistenza del bosco, qualora accertata, obbligherebbe al rispetto delle normative di protezione ambientale. Tra le prove presentate spicca il rapporto di un agronomo, che individua almeno 1,5 ettari di area boschiva.
In Italia, costruire su aree boschive è vietato per vincoli paesaggistici (in base al Codice del paesaggio), tutela ambientale (D.Lgs. 34/2018) e prevenzione delle speculazioni (Legge 353/2000).
Superare le varie tutele rendererebbe necessaria una complessa autorizzazione regionale, mentre i piani regolatori spesso bloccano l’edificazione per proteggere l’ecosistema.
Un riconoscimento formale del bosco, quindi, potrebbe annullare l’intero processo amministrativo, andando a invalidare completamente il progetto del nuovo stadio della Roma.