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CRONACA NERA

Riflettori sulla morte di Liliana Resinovich, il mistero dei sacchi neri trovati sul cadavere della donna

Perché Liliana Resinovich è stata rinvenuta all'interno di due sacchi neri? Le ultime dichiarazioni di Claudio Sterpin sul giallo di Trieste

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Sono ancora tanti gli interrogativi sulla morte di Liliana Resinovich, e a sollevarli è anche Claudio Sterpin. In collegamento con lo studio di ‘Mattino Cinque’, il presunto amante di ‘Lilly’ – così chiamata affettuosamente dai suoi cari – riferisce che sin dall’inizio delle ricerche avrebbe cercato un sacco nero con all’interno il corpo di Liliana. La conduttrice Federica Panicucci lo incalza: “In che senso?”.

Quindi Sterpin spiega: “Per me ma anche per tanti di noi, Liliana era stata buttata via come immondizia, dunque cercavamo un sacco nero“. Poi la conduttrice sottolinea che anche Fulvio Covalero, vicino di casa e amico di Liliana Resinovich, era rimasto impressionato nel notare che Sterpin all’interno della sua auto è solito trasportare un certo numero di sacchi neri. “Lo faccio da sempre, in macchina ho sempre sacchi neri di tre o quattro misure”, precisa Sterpin per fugare ogni eventuale sospetto.

Va anche detto che lo stesso Sterpin, quando trovarono il cadavere di Liliana Resinovich, sollevò dubbi sulla possibilità del suicidio: “Non si è messa da sola dentro il sacco nero”. Recentemente il marito della donna, Sebastian Visintin, ha sollevato dubbi sulla relazione che la moglie avrebbe avuto con Sterpin. “Mi porti una prova”, ha detto Visintin, al che Sterpin ha risposto: “Dovevo fare dei filmetti?”.

Fonte foto: ANSA

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