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CRONACA NERA

Riccardo Faggin, la madre fa un appello ai giovani: "Se avete un problema parlatene ai vostri genitori"

La madre di Riccardo Faggin lancia un appello ai giovani: "Parlate ai vostri genitori, altrimenti si creano dei muri insormontabili"

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Riccardo Faggin è morto a 26 anni schiantandosi contro un platano tra Padova e Abano Terme a circa un chilometro da casa, pochi minuti dopo la mezzanotte di martedì 29 novembre. Tutto era pronto per la sua festa di laurea, ma gli inquirenti stanno valutando l’ipotesi del suicidio: Riccardo non sarebbe stato sul punto di laurearsi e si sarebbe ucciso perché schiacciato dal peso della sua bugia.

Riccardo è morto al volante della sua Opel Corsa, andata distrutta nell’impatto.

Alcune fonti dell’università avrebbero fatto sapere alla stampa, in via ufficiosa, che il nome di Riccardo Faggin non sarebbe stato presente nell’elenco dei laureandi.

Il dolore della madre

Oggi la madre di Riccardo ha rilasciato una struggente intervista al quotidiano ‘La Repubblica’.

“Vorrei lanciare un appello ai giovani: se avete qualche problema, confrontatevi con i genitori. Per qualsiasi cosa – dice Luisa Cesaron, mamma di Riccardo, – per una piccola bugia, parlatene. Tirate fuori ciò che avete dentro, altrimenti si creano muri impossibili da scavalcare”.

Un appello anche ai genitori

La signora Cesaron lancia un appello anche ai genitori: “Se i figli vi raccontano qualche bugia, non dico di perdonarli subito ma di provare a comprenderli. E di cercare di captare segnali, anche dalle piccole cose”.

“Adesso – continua la signora – penso e ripenso a qualche particolare, a cui non davamo peso. Ci sembrava che Riccardo avesse soltanto qualche giornata strana, magari solo le scatole girate. Invece aveva indossato una maschera. E noi non ce ne siamo mai accorti”.

Emergenza suicidio, numeri amici

Quella del suicidio è solo una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti. Se dovesse essere confermata, il nome di Riccardo Faggin andrebbe ad aggiungersi al triste elenco di giovani che si sono tolti la vita per la vergogna di non riuscire a laurearsi.

Chiunque stia attraversando periodi di profondo dolore o di confusione può trovare conforto e sostegno psicologico rivolgendosi alle strutture preposte.

Ecco tre contatti utili, fra i molti disponibili:

  • Telefono Amico Italia – telefonate 0223272327 (dalle 10:00 alle 24:00), chat WhatsApp 3240117252 (dalle 18:00 alle 21:00);
  • Samaritans – 0677208977 (dalle 13:00 alle 22:00);
  • Numero unico per le emergenze – 112 (sempre disponibile in caso di pericolo immediato).

Fonte foto: ANSA

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