Finge di laurearsi e si suicida per la vergogna a 23 anni: il ragazzo in realtà era indietro con gli esami
Organizza la festa di laurea, ma in realtà era rimasto indietro con gli esami universitari. Ragazzo di 23 anni si uccide per la vergogna a Bologna
Aveva finto di aver sostenuto tutti gli esami e di dover solo discutere la tesi di laurea. Invece era rimasto indietro e aveva mentito per anni ai propri genitori.
La bugia era andata avanti così a lungo che il giovane era arrivato a organizzare una festa di laurea. Alla fine, schiacciato dal peso delle proprie bugie e dalla vergogna, ha deciso di uccidersi.
È morto così, gettandosi da un ponte, un ragazzo di 23 anni originario di Pescara e da anni studente di Giurisprudenza fuori sede a Bologna.
Il corpo ritrovato nel fiume Reno
Il suo corpo è stato rinvenuto nel fiume Reno sotto al Pontelungo proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto, a suo dire, discutere la tesi di laurea.
Al loro arrivo i soccorritori, allertati dagli operai di un cantiere, non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Nei pressi del corpo sono stati rinvenuti anche un materasso abbandonato e un lenzuolo sporco di sangue. Questi elementi hanno inizialmente spinto gli inquirenti a tenere aperta ogni ipotesi.
Dopo avere indagato sulla vita del giovane, però, è infine emersa la verità.
Altri casi simili
La cronaca riporta, purtroppo, numerosi casi di giovani che non riuscendo a laurearsi e simulando di essere in regola con gli esami finiscono per suicidarsi.
Sempre a Bologna, nel 2021, un 29enne indietro con gli esami alla facoltà di Economia si è suicidato buttandosi giù dal ponte Stalingrado. Lo studente si è lanciato da lì e il suo corpo per pochi metri non è finito sulle rotaie.
Nel 2018 a Colli al Metauro, nella provincia di Pesaro e Urbino, un ragazzo di 23 anni si è suicidato lanciandosi dalla finestra di casa e cadendo per 12 metri. Nel salotto di casa sua c’erano tutti i suoi familiari, accorsi per accompagnarlo a discutere la tesi di laurea. Il giovane aveva mentito ed era molto indietro con gli studi.
Nel 2004 un 22enne di Empoli iscritto alla facoltà di Fisica dell’università di Parma si è ucciso per gli stessi motivi mentre i suoi genitori erano in viaggio per raggiungerlo e assistere alla discussione della tesi di laurea.
Quelli riportati sono solo alcuni casi drammatici, fra i molti accaduti.
Emergenza suicidio, numeri amici
Chiunque stia attraversando periodi di profondo dolore può trovare conforto e sostegno psicologico rivolgendosi alle strutture preposte.
Ecco tre contatti utili, fra i molti disponibili:
- Telefono Amico Italia – telefonate 0223272327 (dalle 10:00 alle 24:00), chat WhatsApp 3240117252 (dalle 18:00 alle 21:00);
- Samaritans – 0677208977 (dalle 13:00 alle 22:00);
- Numero unico per le emergenze – 112 (sempre disponibile in caso di pericolo immediato).