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Riaperto il casello di Orte sull'autostrada A1 dopo il blocco per la protesta dei trattori: la situazione

Il casello di Orte sull'A1 bloccato per la protesta degli agricoltori è stato riaperto: gli ultimi aggiornamenti sulla viabilità

Pubblicato:

Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Il casello di Orte sull’A1 è rimasto chiuso per diverse ore per la protesta degli agricoltori raccolti sull’autostrada con i loro trattori. Nel pomeriggio di sabato 27 gennaio il casello è stato riaperto e col tempo sono rientrati i fisiologici disagi alla viabilità. La situazione è ancora in divenire, ma giungono notizie su una progressiva ripresa del transito regolare dei veicoli.

A1, riaperto il casello di Orte

Uscita e ingresso in autostrada dal casello di Orte sull’A1 sono ripresi dopo il blocco dovuto alla protesta degli agricoltori. Lo riporta ‘Ansa’.

Come riporta ‘Repubblica’, dalla mattina di sabato 27 gennaio decine di mezzi pesanti si erano disposti nella rotatoria che si trova di fronte all’ingresso impedendo sia l’accesso che l’uscita sull’autostrada.

Il casello di Orte era rimasto bloccato per ore in entrata e in uscita per via della protesta degli agricoltori a bordo di mezzi pesanti e trattori. Nel pomeriggio è stato riaperto

Il blocco del casello di Orte era stato segnalato anche dal sito ufficiale di Autostrade per l’Italia. Per questo motivo ai viaggiatori provenienti da Firenze veniva consigliato di uscire al casello di Attigliano.

Ai viaggiatori provenienti da Roma, invece, si consigliava il casello di Magliano Sabina.

Il motivo della protesta

La protesta degli agricoltori è arrivata in Italia il 23 gennaio come conseguenza delle manifestazioni già avvenute in Germania e in Francia e alle quali seguiranno altre iniziative.

Nella sostanza, gli agricoltori contestano la politica europea del ‘Green Deal’ ritenuta penalizzante per la loro economia con costi di produzione decisamente sproporzionati rispetto ai guadagni.

L”Adnkronos’ ha intervistato Giorgio Bissoli, un contoterzista di Verona tra i portavoce della protesta: “Non ci sentiamo rappresentati dalle organizzazioni agricole, ci sono questioni che riguardano la politica europea ma molte vanno affrontate anche a livello nazionale come il fatto che venga riconosciuto un costo di produzione fermo dal 2019“.

Lollobrigida: “Insensato creare difficoltà ai cittadini”

In una nota pubblicata sulla sua pagina Facebook, il ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida ha manifestato la sua solidarietà agli agricoltori ma ne ha contestato le modalità di manifestazione.

“Il Governo Meloni è dalla parte degli agricoltori”, scrive il ministro. “Se i problemi sono stati causati dalle scelte di Bruxelles, creare difficoltà ai nostri cittadini non ha molto senso“, aggiunge Lollobrigida, che sottolinea che “In Italia non c’è un Governo da convincere” e punta il dito contro le politiche “semplicemente folli” di cui sarebbe colpevole l’Unione Europea e avvallate “dai Governi che ci hanno preceduto”.

Fonte foto: ANSA

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