Regioni in zona rossa, arancione e verde: quali sono, cosa cambia
Il nuovo Dpcm, in vigore dal 5 novembre, introduce misure diverse in base alla gravità della situazione epidemiologica. Ecco cosa cambia e dove
Il premier Conte ha firmato nella notte il nuovo Dpcm che sarà in vigore a partire dal 5 novembre e che impone il coprifuoco in tutta Italia dalle 22 alle 5. Esso introduce nuove misure su spostamenti e attività commerciali, ma soprattutto stabilisce che le limitazioni saranno applicate in base alla situazione epidemiologica di ogni singola regione. I provvedimenti andranno quindi a suddividere l’Italia in tre aree: zone rosse (ad alto rischio), arancioni (rischio intermedio) e verdi (rischio basso).
Le regioni assegnate a ciascuna zona
Non esiste al momento una lista ufficiale di regioni assegnate a ciascuna zona, in quanto ogni regione dovrebbe essere associata automaticamente a un colore in base all’indice Rt e ai 21 indicatori di criticità individuati dal ministero della Salute, ma nel frattempo sono circolate già alcune indiscrezioni. Secondo quanto riporta La Repubblica, le regioni in zona rossa dovrebbero essere Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta; Campania in bilico tra zona rossa e arancione. Puglia, Sicilia, Liguria e probabilmente il Veneto sono invece zone arancioni, mentre le restanti sono zone verdi.
Le regole nelle zone rosse
Ecco cosa cambia, in termini di limitazioni e obblighi, in base alle zone. Nelle zone rosse si profilerà un vero e proprio lockdown: vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, e all’interno del territorio, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; è possibile spostarsi anche per accompagnare i figli a scuola. È consentito svolgere attività motoria individuale, in prossimità della propria abitazione.
Prevista la didattica a distanza a partire dalla seconda media. Chiusi bar e ristoranti, ma resta consentita la consegna a domicilio. Chiuse tutte le attività non essenziali, ma resteranno aperti barbieri e parrucchieri. Aperti anche supermercati e farmacie, nonché le aree di ristoro lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
Le regole nelle zone arancioni
Nelle zone arancioni, sarà vietato ogni spostamento al di fuori della propria regione e comune di residenza, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità. Rimarranno chiusi bar e ristoranti, che potranno però effettuare consegne a domicilio. Sarà valido, naturalmente, il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Le regole delle zone verdi
Nelle zone verdi le misure si fanno meno stringenti: è valido il coprifuoco dalle 22 alle 5, durante il quale non ci si potrà spostare se non per comprovate esigenze lavorative e situazioni di emergenza. Chiusi i musei, ma restano aperti bar e ristoranti fino alle 18, dopodiché potranno fare solo consegne a domicilio. Sui mezzi pubblici è ammessa una capienza del 50%, la didattica a distanza sarà obbligatoria per le scuole superiori.
L’autocertificazione dovrà essere compilata quando si esce di casa dopo le 22, e forse potrebbe essere necessaria anche nelle regioni in zona rossa.