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Bufera per post su Bonaccini indagato, sindaca chiede scusa

Il governatore uscente, candidato alle elezioni del 26 gennaio, si difende dalle accuse della sindaca di Riccione

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

A sei giorni dalle elezioni regionali in Emilia Romagna che vedrà sfidarsi, in un testa a testa, il governatore uscente Stefano Bonaccini e la candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni, scoppia la polemica sui social. Secondo quanto riportato da Ansa la sindaca di Riccione Renata Tosi, sulla propria pagina Facebook, ha pubblicato e poi rimosso un articolo, di sei anni fa, il cui titolo recitava “Pd, Richetti e Bonaccini indagati per peculato insieme ad altri consiglieri”.

L’articolo, pubblicato nel settembre 2014 da Repubblica, ha sollevato diversi commenti critici, tra cui quello dello stesso presidente della Regione e candidato per il centrosinistra Bonaccini. Il governatore, su Facebook, si è sfogato: “Se si arriva a mentire, sapendo di mentire, per colpire l’avversario vuol dire che non si hanno argomenti. E nemmeno un’etica”.

“La sindaca leghista Tosi di Riccione rilancia come fosse attualità una notizia di 5 anni mezzo fa. All’epoca fui indagato, al pari di quasi tutti i consiglieri regionali, per l’utilizzo dei fondi ai gruppi. Chiesi immediatamente di essere ascoltato dai magistrati per chiarire la mia posizione e in pochi giorni la cosa si chiuse perché il fatto non sussisteva” ha replicato Bonaccini.

Poi l’invito: “Mi si critichi su tutto ma su questo perdete il vostro tempo, ve lo assicuro. Quando si arriva a rilanciare fake news del genere è perché si è disperati, si pensa di aver già perso e si vuole allora tentare il tutto per tutto. Si vergogni Sindaca“.

Post “fake news”, le scuse della sindaca

Renata Tosi, la prima cittadina di Riccione, attraverso una nota ha poi chiesto pubblicamente scusa al governatore emiliano: “Quando si sbaglia è corretto chiedere scusa. Ho condiviso un post vecchio, in cui si scriveva di una indagine in corso, senza accorgermi che era un post rilanciato da altri, ma vecchio di anni; pertanto, con tutta l’onestà intellettuale che mi è propria, chiedo scusa al Governatore e a Matteo Ricchetti”.

“Credo che il buon dovere di un politico sia, anche, quello di ammettere i propri errori. Detto questo, mi spiace leggere le parole ‘violente’ utilizzate dal candidato del Pd alla presidenza della Regione, in merito all’episodio” ha continuato Tosi.

La sindaca ha poi aggiunto: “Leggo con stupore che lo stesso si scaglia, giustamente, contro una ‘fake news’, salvo utilizzare egli stesso una ‘fake news’ nel suo stesso comunicato di accuse. A scanso di equivoci, è una ‘fake news’ quella che scrive, quando afferma che io sia leghista“.

“Sono Sindaco di una città e coordinatrice di due liste civiche, ma non ho mai avuto la tessera leghista in tasca. Ribadisco, chiedo scusa per l’errore alle due persone non indagate. Ma sarebbe bello, nel contempo, che anche il Governatore mi chiedesse scusa” l’invito a conclusione della Tosi..

Fonte foto: Ansa
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