Rapina a Grinzane, un video contro la versione del gioielliere
Le immagini della rapina metterebbero in dubbio la legittima difesa invocata dall'orefice Mario Roggero
Le immagini della rapina finita con due vittime, tre settimane fa nel comune piemontese di Grinzane Cavour, potrebbero compromettere la posizione del gioielliere Mario Roggero. Secondo quanto riportato da Repubblica, il video acquisito dagli inquirenti mette fortemente in dubbio la tesi della legittima difesa e potrebbe anche far diventare l’accusa a carico dell’orefice duplice omicidio volontario.
Rapina a Grinzane, un video contro la versione del gioielliere: la dinamica
Dalla registrazione, infatti, si vedrebbe Roggero non soltanto sparare fuori dal proprio negozio, ma anche inseguire i tre rapinatori in fuga e già saliti in macchina. Inoltre il 66enne avrebbe preso a calci sulla parte superiore del corpo uno dei banditi, finito a terra dopo essere stato raggiunto dai colpi alla schiena.
“Ho dovuto scegliere tra la mia vita e la loro” ha dichiarato più volte il gioielliere in sua difesa.
Le immagini rivelatrici della rapina, avvenuta nella strada tra Alba e Barolo, sono state svelate dagli investigatori agli avvocati e ai loro consulenti, così da permettere la ricostruzione della dinamica insieme all’esperto di balistica Stefano Conti, incaricato dal pm Davide Greco di stabilire da dove fossero partiti i quattro colpi sparati dal gioielliere.
Come già emerso dalle prime ricostruzioni due dei tre rapinatori avevano picchiato e minacciato con una pistola finta, la moglie e la figlia di Roggero per farsi aprire la cassaforte. Attraverso i nuovi dettagli svelati dal video, adesso verrebbe meno la legittima difesa invocata dall’orefice.
Rapina a Grinzane, un video contro la versione del gioielliere: le immagini
Le immagini mostrano Andrea Spinelli, Giuseppe Mazzarino e Alessandro Modica, salire a bordo dell’auto, messa già in posizione per permettergli di fuggire senza fare manovra. Tutti e tre sarebbero scesi al momento del primo sparo che ha mandato in frantumi il vetro. A quel punto Roggero avrebbe esploso il secondo colpo al petto di Mazzarino, uccidendolo. Un terzo avrebbe raggiunto Modica alla gamba, arrestato poi in ospedale. Il quarto avrebbe colpito alla schiena Spinelli.
“Alla conclusione degli accertamenti, ricostruito il fatto in maniera completa, provvederemo alla conforme qualificazione giuridica e alle conseguenti determinazioni” ha spiegato il procuratore capo di Asti Alberto Perduca.
“La ricostruzione del fatto non è ancora completa, stiamo facendo ulteriori riscontri dentro la gioielleria” ha replicato l’avvocato di Roggero, Stefano Campanello.